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Cronaca Dignano

Delitto Nadia Orlando, l'autopsia smentisce l'assassino

Dalle prime indiscrezioni trapelate emergono dinamiche differenti rispetto a quanto confessato da Mazzega durante l'interrogatorio con gli inquirenti

L’autopsia sul corpo di Nadia Orlando, effettuata all’ospedale di Palmanova e durata quattro ore nel pomeriggio di lunedì 7 agosto, secondo le indiscrezioni trapelate consegna agli inquirenti una versione diversa rispetto a quanto confessato da Francesco Mazzega durante il suo lungo interrogatorio

La versione di Mazzega

L’uomo che si è autoaccusato dell’omicidio della 21enne di Vidulis aveva raccontato di averle stretto il collo, e che successivamente la giovane era rimasta agonizzante ma cosciente. Così - di comune accordo - i due  avrebbero deciso di andare in ospedale a Spilimbergo, ma a un certo punto Nadia avrebbe perso i sensi. 

L’autopsia

Non è stato depositato ancora nulla di ufficiale (c’è un mese di tempo per completare la relazione) ma sembra proprio che alla base del decesso vi sia la morte per asfissia, ma non per strozzamento,  contraddicendo quindi quanto dichiarato dal reo confesso. Servono però altri approfondimenti sulla questione, che la prima fase dell’esame autoptico non può fornire.

L’assassino

Francesco Mazzega si trova nel reparto di neuropsichiatria del Santa Maria della Misericordia, in stato di arresto per omicidio aggravato da futili motivi. Non ha ancora incontrato i genitori, nonostante sia stato loro concesso di vederlo.

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