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Cronaca Centro / Via Lovaria

«Il flusso di clandestini è il grande problema del momento»

Le prime dichiarazioni sul tema del nuovo procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo: «La soluzione del problema - ha detto il magistrato - richiede sinergie, con la condivisione di obiettivi di partenza con la Prefettura, le associazioni di volontariato e tutti coloro che potranno dare una mano»

«Il flusso di clandestini è il grande problema del momento». Insediatosi mercoledì nel nuovo ufficio di procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo, 61 anni, originario di Gorizia e in arrivo dalla Procura generale di Venezia, ha già ben chiara la realtà della città friulana.

«La soluzione del problema - ha detto il magistrato - richiede sinergie, con la condivisione di obiettivi di partenza con la Prefettura, le associazioni di volontariato e tutti coloro che potranno dare una mano. Bisogna distinguere bene i due fenomeni dell'immigrazione economica e dei rifugiati che scappano dalle zone belliche. E, con una sagace opera di intelligence, riconoscere chi cerca di mescolarsi con un'immigrazione opportunistica e criminale».

Il nuovo procuratore, che nel suo curriculum di magistrato vanta un'esperienza fuori ruolo a Lubiana come consigliere di pre-adesione con il compito di formare gli ufficiali di polizia e i pm sloveni, ha in mente anche di ricercare sinergie con le procure vicine, quelle di Slovenia e Austria, «per cercare di unificare gli sforzi investigativi».

In attesa di conoscere più da vicino la realtà dell'ufficio requirente friulano, De Nicolo è  convinto di trovarsi in una Procura «ben dimensionata, con sostituti di grande valore». L'organico dei magistrati è quasi al completo con 13 sostituti, a cui da novembre si aggiungerà l'arrivo di un nuovo pubblico ministero che sta ora svolgendo il periodo di tirocinio a Venezia. Le maggiori carenze di personale si hanno  negli uffici, ora al 60% rispetto alla pianta organica.

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