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Cronaca

Un nuovo consorzio turistico per Sappada, ora che è friulana

Nato sulle ceneri del vecchio consorzio veneto, si propone di lanciare Sappada nei mercati nazionali e internazionali

È stato costituito a Sappada il nuovo Consorzio Sappada Dolomiti Turismo. La realtà commerciale, nata dalle ceneri di quella precedente, che era legata agli omologhi veneti, conta al suo interno 39 aziende e 50 affittacamere di cui gran parte della località neo friulana e alcune della vicina Forni Avoltri.

Gli incarichi

Presidente del Consorzio è stato eletto l’albergatore Fabrizio Piller Roner che dichiara  «siamo estremamente soddisfatti dell’operazione condotta in questi ultimi mesi che ha portato alla nascita di una struttura che dà voce alla quasi totalità delle realtà economiche turistiche della località». Il consiglio d’amministrazione è costituito  da Kristina Kubova, a rappresentare le 16 strutture alberghiere aderenti, eletta vicepresidente vicario, Alba Pachner ristoratrice, Angelo Ciotti, commerciante, Danilo Quinz, direttore della Scuola Sci nominato vicepresidente e Fabrizio Piller Roner.

La promozione turistica

«Con il passaggio di Sappada in Friuli si rendeva necessaria la costituzione di una nuova struttura in linea con le direttive e gli obiettivi di Promoturimo Fvg per vendere il prodotto Sappada in Italia e all’estero, forti un brand il cui valore è riconosciuto a livello internazionale», ha dichiarato il presidente Piler Roner. «Per l’economia turistica di Sappada si tratta di un grande obiettivo, che mai come ora, in tanti anni dalla nascita della nostra vocazione turistica, il consorzio ha registrato un numero così considerevole di adesioni, a dimostrazione della  sentita necessità di operare in modo corale e sinergico».

Il piano

L’incarico di direttore della struttura è stato assegnato a Monica Bertarelli, esperta di marketing territoriale che anticipa che «Sappada è un gioiello della nostra regione con un appeal indiscutibile. Ci proporremo sia al mercato interno sia a quello estero, Nella storia Sappada ha saputo attrarre turisti inglesi, sloveni, ungheresi, cechi e tedeschi e ora vogliamo proiettarci anche verso nuovi mercati. Partiremo a breve con una campagna pubblicitaria che darà evidenza al valore del nostro prodotto, e da lì partiremo con la vendita dei nostri servizi turistici, basati sulle tante valenze del territorio che spaziano dalle risorse ambientali, a quelle gastronomiche, alla qualità dei nostri servizi ricettivi fino alla ricchezza del patrimonio culturale».

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