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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Semplificare le procedure e rafforzare le attività: sta nascendo il nuovo codice della Protezione civile

A Roma si è riunita nei giorni scorsi la Commissione Protezione civile della conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Pronto a nascere il nuovo codice della Protezione civile: nei giorni scorsi, anche l'assessore regionale Riccardo Riccardi ha partecipato alla Commissione Protezione civile della conferenza delle Regioni e Province autonome, alla quale ha preso parte anche il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Sebastiano Musumeci. "All'ordine del giorno la delega al Governo per il nuovo Codice della Protezione civile: in questo iter di evoluzione delle norme, le Regioni saranno parte attiva portando il loro contributo. Il percorso ci porterà ad affrontare numerose tematiche con l'obiettivo di poter disporre, nel prossimo futuro, di strumenti più efficaci per sostenere un sistema riconosciuto da tutti come straordinariamente importante, in particolare nelle situazioni di conclamata emergenza e per la prevenzione del rischio, in piena sinergia e puntuale collaborazione con le strutture operative nazionali e regionali", ha dichiarato Riccardi.

"Un appuntamento quanto mai importante che ci ha dato modo a livello nazionale di esaminare il Disegno di legge delega di aggiornamento del Codice della Protezione civile", ha spiegato l'assessore. "Abbiamo affrontato insieme tematiche di grande rilevanza come quella del rafforzamento della capacità di intervento del volontario, anche con la semplificazione degli adempimenti previsti dagli strumenti amministrativi e gestionali esistenti, con l'introduzione eventuale di nuove e specifiche modalità di sostegno, la valorizzazione del servizio civile universale nel settore di intervento della protezione civile e la semplificazione delle forme di coordinamento con la disciplina vigente in materia di terzo settore", ha dichiarato.

Durante l'incontro, è stato esaminato il punto relativo alla definizione del ruolo e delle responsabilità del sistema e degli operatori di protezione civile, e relative specifiche funzioni e professionalità, anche con riferimento alle attività di gestione dei sistemi di allarme pubblico, di allertamento, di presidio delle sale operative e della rete dei centri funzionali. "In sede di Commissione sono stati ribaditi i principi e i criteri sui quali è organizzato il sistema di protezione civile: è stata posta particolare attenzione al rafforzamento e all'ampliamento dell'attività di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi connessi a eventi calamitosi o di origine antropica", ha riferito Riccardi. È stata sottolineata l'importanza di semplificare e accelerare procedimenti amministrativi di competenza del servizio nazionale della protezione civile, con anche aggiornamenti, accorpamenti e pure soppressione di adempimenti e formalità anacronistiche e non sono più utili. "Tra le altre tematiche affrontate anche quella della necessità di revisione del perimetro di intervento del servizio nazionale della Protezione civile, sulla base della valutazione della straordinarietà dell'impatto degli eventi e il suo rafforzamento per quanto attiene alle capacità di intervento in caso di emergenza di rilievo nazionale con revisione e semplificazione delle disposizioni, per accelerare gli interventi stessi, a tutela delle comunità e del territorio ove vivono", ha concluso Riccardi. 

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