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Chat di Whatsapp, accordi coi vigilantes e più pattuglie a piedi: la ricetta per fermare la criminalità a Udine

Si è tenuto in prefettura nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 18 ottobre, l'incontro sulla sicurezza in città, originato dai recenti fatti di cronaca nera. Presenti il sindaco De Toni, il prefetto Lione, il questore D'Agostino. Sul tavolo due ipotesi per "garantire ai cittadini le tutele a cui sono abituati"

Rafforzare la presenza di pattuglie sul territorio con agenti a piedi e protocolli di sicurezza partecipata creati ad hoc, ispirandosi a sistemi già in atto in altre città. Sono queste le due linee di intervento che sono emerse dalla riunione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico che si è tenuta questa mattina, mercoledì 18 ottobre, in prefettura. Il focus è la necessità del contrasto al fenomeno di atti crimonosi da parte di gruppi di giovani e delle risse in centro città. Episodi che, nelle ultime settimane, sono stati all'ordine del giorno in diversi contesti e orari. Alla riunione erano presenti il sindaco Alberto Felice De Toni, il vicesindaco Alessandro Venanzi, l'assessora alla sicurezza partecipata Rosi Toffano, il questore Alfredo D'Agostino, il prefetto Domenico Lione e i vertici di tutte le forze dell'ordine: Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e Guardia di finanza.

Pattugliamenti

Sarà rafforzata la presenza di agenti sul territorio, in particolare con pattuglie a piedi, in divisa. "Si stanno verificando situazioni di disagio sociale che sfociano in episodi di violenza, principalmente risse tra stranieri e tra giovanissimi – ha detto il prefetto Domenico Lione –. Con la presenza delle forze di polizia si dovrebbe attenuare. Potrebbero funzionare come deterrente, ma anche far sentire i cittadini più al sicuro. L'obiettivo è quello di garantire la sicurezza percepita dai cittadini e il livello di qualità di vita al quale sono abituati". Secondo il prefetto, si tratta di un'integrazione di quanto si sta già facendo. Le pattuglie previste saranno interforze. Per questo motivo il sindaco Alberto Felice De Toni si è impegnato ad aumentare l'organigramma della polizia locale in modo da avere più personale a disposizione da destinare anche a questa attività di sicurezza. "Vogliamo che in ciascun quartiere sia presente un vigile urbano" ha detto il primo cittadino. Perché questi pattugliamenti diventino effettivi, ora, la palla passa al questore Alfredo D'Agostino, che dovrà stendere un piano di intervento: "Le zone in cui andremo a operare sono Borgo Stazione che già da tempo è sottoposto a particolare attenzione, ma soprattutto il centro città, su cui concentreremo i nostri sforzi. Quartieri molto frequentati dai cittadini" ha riferito D'Agostino.

Sicurezza partecipata

La volontà è quella di creare un protocollo di sicurezza partecipata, che tragga spunto da esperienze già in atto in altre città italiane e non. Come il "Controllo di vicinato" e "Mille occhi sulla città", che già hanno dato modo di valutare la loro validità in altri contesti. "Abbiamo sempre voluto attivare progetti di sicurezza partecipata ed è arrivato ora il momento di accelerare quello che già stavamo facendo. Siamo di fronte a nuove metodologie più avanzate, dove chiediamo la partecipazione delle persone. Stenderemo un disciplinare che possa inglobare anche questa chat di WhatsApp che cittadini e alcuni commercianti hanno attivato, facendo tesoro di esperienze pregresse in altri contesti".

Non sono ronde

Per Controllo di vicinato si intende un gruppo organizzato di civili dedicato alla prevenzione del crimine e degli atti vandalici all'interno di un quartiere. Non si tratta di ronde, ma si basa essenzialmente su chat di WhatsApp, i cui partecipanti firmano un modulo di adesione depositato all’anagrafe del Comune. Tramite messaggi è possibile segnalare movimenti sospetti e rimanere informati su quello che accade. Ma ogni l’intervento è compito esclusivo delle forze dell’ordine. Nella chat sono presenti rappresentanti dell’Amministrazione comunale e delle forze ordine. In Italia la prima realtà di Controllo di vicinato è stata attivata nel 2009, nel comune di Caronno Pertusella, in provincia di Varese. Il protocollo d’intesa “Mille occhi sulla città” viene stilato con gli istituti di vigilanza privata. Finalità dell’accordo è quello di implementare i compiti di osservazione delle guardie giurate e promuovere la collaborazione informativa tra le centrali operative degli istituti di vigilanza e quelle delle forze dell'ordine e della Polizia locale.

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