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Cronaca

No Ogm, sentenza positiva

Soddisfatti anche da Slow Food Fvg per il rigetto del ricorso di Fidenato. Il Movimento regionale confida in soluzioni positive e chiare durante il semestre europeo di presidenza italiana dell’Ue

«Una gran bella notizia». Anche Slow Food Fvg  commenta con soddisfazione il recente deposito della sentenza del Tar del Lazio, che rigetta il ricorso di Giorgio Fidenato contro il decreto del luglio 2013 che vieta la semina di mais Gm Mon 810 in Italia. «Siamo coinvolti da vicino nella vicenda, evidentemente anche per motivi territoriali – spiega il presidente regionale di Sf Max Plett –. E accogliamo con sollievo questa decisione, che riteniamo fondata sul “semplice” rispetto delle regole e non figlia di chissà quali macchinazioni.  Slow Food, anche ovviamente qui in Fvg, è in prima linea per la tutela e la valorizzazione della biodiversità, la nostra vera ricchezza, l’eccellenza di una terra, che è sostanza ma è anche la sua immagine migliore.  Tra l’altro, proprio una delle principali linee guida dell’azione di quest’anno del nostro Movimento regionale si concretizzerà in un progetto di rivalutazione delle vecchie varietà di mais».

«Il decreto però scadrà a gennaio 2015 – evidenzia Plett –. Confidiamo che nel semestre di Presidenza italiana dell’Ue si giunga a soluzioni chiare e positive della vicenda, con l’auspicata modifica della direttiva Ue che permetta agli Stati membri di decidere sulla materia Ogm in piena autonomia». Il “lieto fine” dovrà «muovere dunque dall’Europa – conclude Plett – per dare agli Stati membri strumenti limpidi per assumere le loro decisioni. Speriamo che quindi l'Italia possa di conseguenza studiare e attuare un quadro normativo che abbia come fine la vera salvaguardia della sua ricchezza e delle sue particolarità agricole». 

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