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Cronaca

No alla ferrovia in città. Malisani: c'è un percorso alternativo

Il caso dei passaggi a livelli in via Buttrio, via del Bon e via Cividale arriva fino alla Camera. Secondo i due deputati udinesi si può utilizzare una tratta esterna alla città. "No a un nuovo Viareggio"

Un intervento per “superare le criticità legate all’attraversamento ferroviario di Udine mediante il raddoppio della linea di circonvallazione da P.M.Vat a Udine Parco e opere complementari”. È quanto prevede un emendamento al nuovo decreto legge “Fare” del Governo predisposto dai deputati Gianna Malisani, prima firmataria dell’atto, e Paolo Coppola. Il testo proposto dai due parlamentari udinesi, che sarà presentato alla Camera nei prossimi giorni, punta a risolvere il problema della cesura provocata dalla tratta ferroviaria lungo il percorso via Buttrio-via del Bon-via Cividale-viale Vat.

“L’utilizzo di tale tratta ferroviaria, percorsa giornalmente sia da numerosi mezzi per trasporto merci che da convogli passeggeri, non è più accettabile per diversi motivi – sottolinea Malisani –. Prima di tutto il transito dei convogli ferroviari provoca la chiusura dei cinque passaggi a livello presenti lungo la linea con gravi intralci alla circolazione e code che causano inquinamento e grave pericolo per il blocco dei mezzi di soccorso, rappresentando inoltre una potenziale minaccia per i cittadini residenti. Un ulteriore pericolo viene poi dal transito di merci pericolose, come si è visto nel disastro ferroviario di Viareggio nel 2009. Senza dimenticare poi – continua Malisani – la grave lesione alla qualità della vita dei cittadini residenti nelle zone interessate dalla tratta, con passaggi ferroviari diurni e notturni”.

Il testo rileva la presenza di una tratta più orientale, che costituisce una circonvallazione esterna di una decina di chilometri di cui non è mai stato ultimato il doppio binario in tutti i tratti. “La conclusione delle opere relative al raddoppio – spiega il deputato Coppola – consentirebbe il trasferimento di tutto il traffico, passeggeri e merci, all’esterno della città con evidenti vantaggi per la popolazione, per la fluidità del traffico e per la salute. Chiaramente questo emendamento è solo un primo passo e sappiamo che non sarà un’operazione facile, per questo confidiamo in un appoggio forte anche da parte degli altri parlamentari friulani”.

"Un percorso alternativo potrebbe essere Udine Parco - Bivio Cividale - circonvallazione di Udine e mediante il raddoppio della linea per una lunghezza di circa 7 chilometri. La continuità del doppio binario – conclude Malisani – dovrà essere mantenuta fino a Udine Centrale realizzando, in corrispondenza della confluenza con la linea Gorizia - Udine, un sistema a 4 binari in ingresso a Udine Centrale”. A questi interventi si aggiungerebbe la riqualificazione di Udine Parco, l’adeguamento ferroviario e la realizzazione del nuovo apparato di sicurezza di Udine Centrale.

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