Abbonamenti ridotti, ma non per tutti. Venanzi chiede parità di trattamento per gli udinesi
Al centro della mozione del consigliere dem c'è l'agevolazione per i trasporti prevista a livello regionale solo per chi risiede in un comune diverso da quello della scuola frequentata
La notizia che gli abbonamenti per i trasporti degli studenti sarebbero stati agevolati ha rallegrato tutti. O quasi.
All'abbonamento a prezzo ridotto agevolato riservato agli studenti che utilizzano il trasporto pubblico locale per recarsi a scuola, possono accedere gli studenti residenti in Friuli Venezia Giulia iscritti alle scuole dell'obbligo e superiori, alle università e agli istituti superiori equiparati fino al compimento del ventisettesimo anno che utilizzano i servizi di Tpl automobilistici, extraurbani o urbani. In quest'ultimo caso, però, solo nel caso di residenza in un comune diverso da quello dove ha sede l'istituto scolastico.
A storcere il naso proprio le famiglie di udinesi che risiedono e frequentano la scuola nella stessa città, rimasti totalmente esclusi dalla manovra regionale. A far loro da amplificatore il consigliere Alessandro Venanzi, che ha presentato una mozione in consiglio comunale.
«Mi è sembrato doveroso sollevare questa questione perché esclude i tantissimi studenti di Udine che prendono ogni giorno l'autobus per andare a scuola e si trovano svantaggiati rispetto a ragazzi che arrivano da Campoformido o Feletto e quindi compiono distanze uguali se non inferiori. Non prevedere nessuna riduzione per loro è un'ingiusta discriminazione».
La richiesta
Da Venanzi è partita duqneu la mozione presentata in Consiglio.
Il Consiglio Comunale chiede al Sindaco e alla Giunta di farsi promotore nei confronti della Giunta e del Consiglio regionale, per modificare la norma di legge in questione e prevedere le agevolazioni tariffarie rivolte agli studenti anche per i cittadini di Udine e in generale anche per i cittadini che frequentano scuola o università all’interno dello stesso comune di residenza.