La morte di Carlo Ciussi: Udine ricorda il celebre concittadino
Nelle parole degli amministratori pubblici il ricordo di Carlo Ciussi, cui la città aveva dedicato una personale lo scorso maggio a Casa Cavazzini. Reitani: "era di una modestia insolita"
Dispiacere, ma anche riconoscenza per quanto dato alla città. Queste le opinioni degli amministratori cittadini dopo la notizia della morte di Carlo Ciussi:
Furio Honsell: “sono profondamente colpito e addolorato per la scomparsa di questo grande artista europeo e udinese. Le emozioni che seppe regalarci, anche nella mostra antologica a lui dedicata in uno degli avvenimenti culturali più importanti di Casa Cavazzini della stagione scorsa, sono indimenticabili. La sua poetica artistica e d’impegno erano di una forza e di un’originalità straordinaria. Ciussi ha insegnato, e continuerà a insegnare a tutti coloro che ammireranno le sue opere, a come guardare, ma soprattutto, a come agire nel mondo”.
Luigi Reitani: “sono profondamente commosso – dichiara Reitani –. Vorrei ricordare il rigore e la coerenza di un artista che dagli anni Sessanta ha perseguito una sua strada personale al di là degli schemi e delle mode e che ha visto nell’astrazione e nella geometria un approccio alla complessità dell’esistenza. Dell’uomo – conclude –, vorrei ricordare invece l’ironia, l’autoironia, l’insolita modestia e la sua sensibilità”.
Alle parole di cordoglio di sindaco e assessore alla cultura si uniscono anche quelle del direttore dei Civici Musei di Udine, Marco Biscione, e della conservatrice della Gamud, Vania Gransinigh. “Si chiude in modo triste e improvviso – commentano – un rapporto avviato con l’artista in occasione della mostra. Tutto quello che avevamo programmato con Ciussi, purtroppo ora non potrà più essere portato a compimento. Con l’artista udinese, infatti, si era parlato di vari progetti, tra cui l’acquisizione di un nucleo significativo di sue opere che sarebbero andate a completare le collezioni della Gamud e che avrebbero testimoniato, in modo più preciso e completo, la linea dell’astrattismo geometrico che attraversa tutto il ’900. La scomparsa di Carlo Ciussi – proseguono Biscione e Gransinigh – ci priva di una personalità di altissimo livello sia da punto di vista artistico, sia umano”.