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Cronaca Osoppo

È mancato Andrea Pittini, figura storica dell'imprenditoria friulana

Si è spento in ospedale, all'età di 85 anni. Adriano Luci: «Impressionante per velocità di ragionamento e sintesi, un fuoriclasse dell'imprenditoria»

Ha smesso di vivere in un letto dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine alle 11.40 di stamane, dov’era ricoverato,  il cavalier Andrea Pittini, presidente onorario del Gruppo Ferriere Nord e figura storica dell’imprenditoria friulana. Ha dato vita, nel corso della sua carriera lavorativa, a un'impresa che dà da lavorare a oltre 1000 persone, da sempre punto di riferimento nevralgico per l’occupazione nella zona pedemontana del Friuli.

I FUNERALI. Domenica 16 ottobre la salma sarà esposta nella cella mortuaria dell’Ospedale Civile di Udine dalle ore 9.30 alle ore 16.00. Lunedì 17 ottobre, nella sede degli stabilimenti di Osoppo, sarà allestita la camera ardente a partire dalle ore 10.00. Le esequie si terranno nella stessa sede alle 14.30. La sepoltura avrà luogo successivamente al cimitero di Gemona in forma privata.

ADRIANO LUCI (GRUPPO LUCI). Ne traccia un profilo Adriano Luci, che condivise con Pittini l’esperienza a Confindustria Udine: «Viene a mancare un riferimento importante e istituzionale della nostra impresa friulana. Ne ricordo perfettamente la determinazione, la tenacia la sintesi e la passione per il lavoro. Aveva una capacità di ragionamento e di sintesi impressionate, una velocità di pensiero unica. Con il suo addio, e con i precedenti di Adalberto Valduga e Rino Snaidero, il Friuli ha perso un punto di riferimento decisivo, gente che ha fatto grande una regione in settori complicati e molto competitivi».

BOLZONELLO. «Viene a mancare oggi uno dei grandissimi industriali della nostra regione - dice il vice presidente del Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello -, un vero pioniere, che ha saputo interpretare al meglio le politiche industriali dal Dopoguerra a oggi, con una tempra che non ha mai lasciato spazio allo sconforto, alla rinuncia: dopo la dura prova del terremoto, con una fabbrica rasa al suolo, sette operai morti e molti feriti, il giorno dopo era in azienda a ricostruire tutto più grande, più forte di prima. A soli sedici anni, tra le macerie della Seconda Guerra mondiale, seppe inventarsi un mestiere e a metà anni Cinquanta insediò in un prato vicino a Osoppo il primo nucleo di quella che è oggi una tra le più importanti zone industriali della regione, in grado di dare occupazione a centinaia di lavoratori».

PEZZETTA (CGIL). «Con Andrea Pittini il Friuli perde uno dei padri fondatori del suo manifatturiero e un punto di riferimento per la siderurgia nazionale, protagonista dello sviluppo della nostra regione e di quella grande pagina che è stata la ricostruzione». Il segretario generale Villiam Pezzetta esprime così il cordoglio della Cgil del Friuli Venezia Giulia alla famiglia Pittini, a Confindustria, ai vertici e alle maestranze del gruppo Pittini. 

DA POZZO (CCIAA). «Andrea Pittini resterà sempre il simbolo di una generazione eccezionale di imprenditori - dice Giovanni Da Pozzo della Camera di Commercio udinese -, direi proprio la sintesi perfetta dall’immagine che i friulani hanno fuori dai confini regionali: impegno, abnegazione, intuizione e passione per il lavoro. Ma anche una grinta eccezionale, un modo positivo ed energico di guardare all’impresa, unito a doti umane speciali, che gli sono state sempre riconosciute da tutti, dagli altri imprenditori, dalle istituzioni, come anche dai dipendenti e collaboratori, parte della grande famiglia che il cavaliere ha saputo creare attorno a sé in tanti anni. Resterà un esempio di quel Friuli instancabile, che ha desiderio di rinnovarsi sempre e di aprirsi al mondo, che ce la mette tutta per crescere e produrre qualità ed eccellenza, per anticipare il futuro. Personalmente e a nome della Camera di Commercio di Udine siamo vicini a tutti i familiari del cavalier Pittini, che ricorderemo sempre con affetto e orgoglio». 

LA STORIA DI ANDREA PITTINI. Andrea Pittini nacque a Gemona il 1° novembre 1930. Al termine del secondo conflitto mondiale, dopo essersi dedicato ad un’attività di raccolta, recupero e commercio di rottami ferrosi, avviò negli anni ’50 la sua prima attività industriale nel settore della trafilatura dell’acciaio; fu tra i fondatori della zona industriale di Rivoli di Osoppo, dove produsse per primo in Italia tralicci e reti elettrosaldate per l’edilizia. 

Negli anni ’70 diede avvio ad una importante crescita nei processi produttivi con l’installazione del primo laminatoio vergella ed in seguito con l’avvio dell’acciaieria elettrica nel 1975: nel giro di pochi anni si passò così da una dimensione quasi “artigianale” nella produzione dell’acciaio alla realizzazione di una delle più moderne aziende siderurgiche europee. Nel drammatico frangente del terremoto che devastò il Friuli nel maggio 1976 anche le aziende del Gruppo subirono gravi danni e lutti, ma la loro ricostruzione diventò per i dipendenti ed il territorio un punto di riferimento e di riscatto: gli stabilimenti e gli impianti furono ricostruiti ed ingranditi seguendo le più avanzate tecnologie. 

Da allora ad oggi si è giunti all’attuale Gruppo Siderurgico  affermato per efficienza e qualità: con circa 1700 dipendenti, tre acciaierie e diversi stabilimenti di produzione in Italia ed all’estero, è conosciuto in tutto il mondo per l’innovazione di processi e prodotto ed esporta in Europa e nel bacino del Mediterraneo.

Andrea Pittini, fondatore dell’omonimo Gruppo, tra le altre cariche ricoperte, è stato anche Presidente dell'Associazione Industriali di Udine, Presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia e Presidente della Federazione Italiana delle Industrie Siderurgiche Associate. In sede comunitaria è stato membro del Comitato Consultivo per l'Acciaio (CECA). La sua determinazione e dinamismo nel mondo del lavoro lo portò a ricevere dal Presidente della Repubblica il titolo di Cavaliere del Lavoro nel 1979 e la sua profonda conoscenza gli valse nel 2002 la laurea “honoris causa” in Ingegneria Meccanica.

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