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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Basiliano

Blessano, muore a soli 41 anni vinta dalla malattia

A perdere la vita è stata Veronica Gallizia. Lottava contro un tumore da 10 mesi

Veronica Gallizia non ce l'ha fatta. A soli 41 anni – nel pomeriggio di sabato – è stata costretta ad arrendersi alla malattia contro cui lottava da ormai 10 mesi. La sua famiglia era originaria di Pontebba, ma era cresciuta a Martignacco, dove aveva frequentato le scuole elementari e le medie, per poi iscriversi al corso di ragioneria dell'istituto "Zanon", dove si diplomò nel 1997. Dopo alcune esperienze lavorative come amministrativa gestiva un negozio assieme al marito Paolo – il CPUnit di Colloredo – che si occupa di informatica e telefonia. La coppia, sposata dal 2009, abitava a Blessano, frazione di Basiliano. Il coniuge ha voluto ricordarla con un intenso e doloroso post sul suo profilo Facebook. Il funerale verrà celebrato martedì alle 17 in duomo a Martignacco.

Amore mio, grazie per avermi amato teneramente dal nostro primo incontro e per avermi regalato tutti i magnifici momenti trascorsi insieme: con la tua luce hai riempito di colore la mia vita e sei riuscita a farmela apprezzare più di quanto immaginassi. Spero di essere riuscito a ricambiare almeno in parte il tuo amore e di averti reso felice per quanto mi fosse possibile in questi pochi ma intensi anni, ci ho messo tutto il mio impegno.

Oggi purtroppo è stato terribile doverti dire addio su questa Terra; quando non riuscivi più a respirare e io ti sorreggevo mi si è fermato il cuore e gelato il sangue nelle vene, poi ti sei ripresa, per poi spegnerti piano piano, credo dolcemente e inconsciamente, mentre ti tenevo la mano, cantandoti le nostre canzoni e dicendoti quanto ti amo e quanto ti sono grato per tutto ciò che mi hai donato. Voglio credere però che un giorno ci rivedremo sospesi su di una soffice nuvola rosa e che tutta questa tristezza in realtà non sia mai esistita.

Veronica e il marito Paolo assieme, felici

gallizia

Lo so che forse avrei dovuto essere più forte negli ultimi periodi, ma le ultime notizie mediche sempre peggiori ed incalzanti hanno finito per sgretolare la mia roccia e fatto brillare tutti i piloni indistruttibili su cui avevo costruito il nostro castello di speranza o, come ho sempre creduto nel mio campo di distorsione della realtà, di certezza di poterti salvare da questa maledetta e ingiusta porcata che ti ha strappato così presto dal mio abbraccio, e spero tu abbia capito che i fiumi di lacrime che poi ho versato non volevano farti star male per quanto provavo ma solo dimostrarti il mio amore, la mia disperazione nel timore di perderti e la mia impotenza di fronte ad una malattia fortissima, inarrestabile e rapidissima, nonostante tutto il tuo impegno.
Sei sempre stata tu la fonte da cui attingere la mia forza e l’inflessibile volontà grazie alla quale sono sempre stato invincibile: molte delle cose che ho fatto le ho fatte per te, perché godere della tua stima era per me il mio stimolo; cercherò di continuare a farcela anche da solo per onorare il tuo ricordo.

Mi ha spezzato il cuore mesi fa sentirti dire: “io voglio vivere” e non essere riuscito a realizzare qui questo tuo desiderio, ma come più volte ti ho detto tu vivrai per sempre dentro di me, anima mia, in ogni ricordo che trasuda amore e gioia, ogni volta che ripeterò un gesto che mi hai insegnato e in tutto ciò che assieme abbiamo costruito, in attesa di poterci reincontrare, gioiosi e fessacchiotti.

Ti amerò per sempre mia piccola bellissima Bubetta.

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