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Cronaca

Udine sta bene in strada: il futuro è nella mobilità dolce

In questi giorni è stata lanciata la nuova campagna nazionale “Siamo tutti pedoni”, promossa dai sindacati pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, con il coordinamento del Centro Antartide

Ripensare città a misura di tutti, a partire da chi si muove a piedi: Udine è da qualche mese protagonista di un progetto sperimentale, parte della più ampia campagna nazionale Siamo Tutti Pedoni. L’obiettivo è di promuovere, con la partecipazione attiva dei cittadini, il ripensamento dell’area di piazza San Cristoforo e del Quartiere Aurora in un’ottica di “mobilità dolce”. L’approccio è quello delle “strade complete”, accessibili e vivibili per tutti, in cui si promuova una buona convivenza tra i vari utenti della viabilità

La campagna

In questi giorni è stata lanciata la nuova campagna nazionale “Siamo tutti pedoni”, promossa dai sindacati pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, con il coordinamento del Centro Antartide. L’edizione di quest’anno, la decima, prosegue nel percorso di promozione della camminabilità delle nostre città, per renderle più sicure, sane, accessibili, vivibili e sostenibili, come recita il claim, facciamo “un passo avanti” verso città più camminabili. 
È proprio in questo quadro si inserisce il progetto sperimentale “Udine sta bene in strada”, un’iniziativa pionieristica in questo ambito, avviata un anno fa dai sindacati pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil della città con il supporto del Centro Antartide e l’adesione del Comune. Il progetto si sta interessando dell’area di piazza San Cristoforo e del Quartiere Aurora, con un approccio innovativo che prevede, attraverso il coinvolgimento attivo della popolazione, la creazione di reti e un dialogo permanente fra istituzioni, sindacati e altri attori (dai negozianti all’Università, dall’associazionismo ai residenti, ecc…), la discussione e la definizione di interventi per migliorare la vivibilità delle città.

Le iniziative

In questi ultimi mesi, nello specifico, sono state organizzate passeggiate di quartiere e altre iniziative di incontro, oltre ad un’indagine sulla percezione della vivibilità degli spazi pubblici delle due aree coinvolte nel progetto. Diverse le iniziative in programma anche nelle prossime settimane, dall’organizzazione di laboratori per i bambini della scuola primaria Fritz e della scuola media Bellavitis a interventi di urbanismo tattico temporaneo (il ripensamento di alcuni spazi attraverso la costruzione e la creazione di arredi o altre modifiche all’organizzazione urbana di rapida realizzazione e a basso costo), fino all’animazione delle aree con visite o iniziative di carattere culturale. Tra le proposte in campo anche quella di valutare con l’Università l’apertura ai cittadini e la valorizzazione di spazi come i giardini dell’ex-sede della Banca d’Italia e di Palazzo Antonini-Cernazai, sede del Polo umanistico e della formazione.
Tante sono le idee che stanno nascendo per creare nuove opportunità di vivere meglio tutti gli spazi pubblici, in centro ed in periferia, e soprattutto per promuovere una città delle relazioni e della qualità della vita per tutti, dai più giovani foino agli anziani: un’assoluta novità a livello nazionale per le modalità di approccio e per la varietà degli attori coinvolti.

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