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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Via libera in Regione alla mini naja. L'opposizione unita: "legge anacronistica"

Ok dal Consiglio regionale all'obbligo del servizio civile o militare che prevede sei mesi per chi ha tra 18 e 28 anni

Istituire il servizio civile o militare obbligatorio per tutti i cittadini, maschi e femmine, tra i 18 e 28 anni: è quanto prevede la proposta di legge nazionale firmata da Piero Camber e Mara Piccin (Fi) con cui si intende istituire il servizio civile o militare obbligatorio, a 14 anni dalla legge di sospensione della leva (legge 226/2004). Il testo è stato approvato ieri dal Consiglio regionale del Fvg ed è passato con il sì di Lega, Fi, Progetto Fvg, FdI/An; contrari Pd, Patto per l'Autonomia, Open sinistra Fvg, Cittadini, M5s.

Si tratta di una proposta di servizio civile o militare prestato su base regionale - nei settori della difesa o della protezione civile, delle associazioni e delle organizzazioni del Terzo settore - con l'obiettivo di "realizzare i massimi valori di solidarietà e di collaborazione tra i cittadini". Secondo il presidente del Consiglio Fvg, Piero Mauro Zanin con questa pdl si punta a "recuperare il valore civico anche attraverso il servizio militare" che viene proposto in forma alternativa con l'opzione di servizio civile. Inoltre si dà la possibilità ai ragazzi di "poter vivere un'esperienza autonoma sotto una disciplina che consenta loro di completare un percorso di formazione".

I commenti dell'opposizione: leva inutile per formazione dei giovani

Netto il no dell'opposizione alla proposta di legge nazionale."Se il tema è l'educazione dei giovani - ha spiegato il consigliere regionale del Pd, Roberto Cosolini-, la leva obbligatoria è qualcosa di inutile e anacronistico. Diamo ai giovani strumenti veri per la loro formazione". "Inapplicabile, dal punto di vista economico e logistico, e incostituzionale", ha aggiunto il  capogruppo del Patto per l'Autonomia Massimo Moretuzzo. Dello stesso avviso anche il capogruppo dei Cittadini Tiziano Centis: "Sono passati quattro mesidall'inizio di questa legislatura e si comincia a vedere l'impronta che il centrodestra che ha vinto le elezioni vuole dare: ieri ci hanno fatto discutere di come le famiglie devono
passare le domeniche, e ho sentito dire che non va bene che lo facciano al centro commerciale, mentre, oggi, fanno passare una proposta di legge che ha la presunzione di dire come devono essere educati i giovani della nostra regione, obbligandoli a delle scelte. Insomma, una Regione che dice ai cittadini cosa devono fare e come si devono comportare. Siamo di fronte a un modello di regione che vuole plasmare i suoi cittadini a suo gusto e somiglianza e questo è, francamente, inquietante".
Della stessa opinione anche l'ex sindaco di Udine, Furio Honsell, che ha invitato la giunta regionale a puntare più sui progetti di solidarietà sociale, di inclusione e di dialogo intergenerazionale se si cerca di far crescere nei giovani i valori civici auspicati. 

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