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Cronaca

Italiani al confine minacciati dall'esercito Sloveno, «fatto inaccettabile»

La deputata dem Debora Serracchiani ha informato la Farnesina dell'episodio avvenuto al confine con la Slovenia dove un uomo sarebbe stato minacciato da paramilitari

Passeggia nei boschi al confine con la Slovenia e si ritrova un fucile puntato addosso con la minaccia di fermarsi: il fatto accaduto a un uomo residente a Trieste ha acceso la polemica politica. A farsi carico della questione la deputata del Debora Serracchiani

«Sulle notizie dei fatti inquietanti accaduti sul confine tra Italia e Slovenia chiederò al ministro Di Maio di fare chiarezza con la controparte slovena. Nessun cittadino, italiano o sloveno, deve temere di finire sotto la minaccia delle armi facendo una passeggiata», ha dichiarato la deputata Debora Serracchiani (Pd) a proposito dell'episodio accaduto a un uomo nei boschi della Slovenia a ridosso del confine italiano, cui si riferisce esser stato puntato un fucile alla testa da due uomini in divisa militare.
Precisando di aver «già informato per le vie brevi la Farnesina», Serracchiani chiede al ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio di «compiere passi opportuni presso il Governo sloveno affinché tutti gli aspetti di questo episodio siano resi noti. Se, come riportato, ci sono paramilitari che girano armati nei pressi del nostro confine, il fatto è inaccettabile».

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