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Cronaca

A Udine il più grande trapiantologo al mondo

Si tratta del professore americano Ronald W. Busuttil, cui l’Università del Friuli ha conferito la laurea honoris causa. Ha eseguito 6 mila trapianti e fondato il “programma trapianto di fegato” alla prestigiosa università californiana Ucla

«Per l’elevato impegno scientifico, l’attività di formazione di personale medico di elevata competenza e lo sviluppo delle tecniche di trapiantologia del fegato e del pancreas». Con questa motivazione l’Università di Udine ha conferito oggi la laurea magistrale honoris causa in Medicina e Chirurgia a Ronald W. Busuttil, professore di chirurgia trapiantologica e direttore della Unità per i trapianti di fegato e pancreas presso la Scuola di medicina della University of California Los Angeles-Ucla.

La biografia

Classe 1945, nato ad Alessandria d’Egitto, fin da giovane si è trasferito con i genitori a Tampa in Florida dove nel 1963 ha terminato gli studi superiori. Successivamente ha ottenuto un “Bachelor of Science in Biology” (Magna cum laude) alla Loyola University di New Orleans in Louisiana. Nel 1971 si è laureato con il massimo dei voti in Medicina e Chirurgia alla Tulane University School of Medicine di New Orleans. In seguito si è trasferito in California, a Los Angeles, e nel 1978 ha ottenuto la certificazione dell’American Board of Surgery. Ha poi eseguito un training in chirurgia dei trapianti addominali all’Università di Pittsburgh, seguendo le orme del pioniere professor Thomas Starzl. Nel 1984 ha fondato il programma di trapianto di fegato alla prestigiosa Università californiana-Ucla. È senza dubbio lo studioso vivente più importante in materia di trapianto di fegato e vanta una casistica di 6000 trapianti.

La celebrazione

La cerimonia di proclamazione, affollatissima di pubblico, si è svolta nel Salone del Parlamento del Castello di Udine ed è stata aperta dai saluti del rettore dell’Università di Udine, Alberto De Toni, e da Silvio Brusaferro, direttore del dipartimento di Area medica (Dame) dell’Ateneo friulano, che ha ricordato come la proposta della laurea honoris causa al professor Busuttil avanzata dal professor Andrea Risaliti abbia da subito accolto un consenso unanime. «Questo è un momento importante – ha proseguito Brusaferro – perché nella nostra terra la storia dei trapianti è lunga e fatta da grandi professionisti. Una vocazione alla ricerca e all’innovazione che oltre a consentire una qualità della vita a chi non potrebbe averla, ricade anche positivamente su tutta la disciplina medica». A conferire il massimo riconoscimento accademico il rettore De Toni, che ha evidenziato come Busuttil «sia oggi indiscutibilmente il massimo esponente mondiale nel campo dei trapianti di fegato», ricordando anche il suo significativo contributo «allo sviluppo della tecnica di split liver transplant e del trapianto di fegato da donatore vivente. 720 pubblicazioni, varie monografie e libri da lui scritti – ha aggiunto – testimoniano la sua attività scientifica e di ricerca di livello altissimo, tipica di uomini illuminati dotati di intelletto e cultura fuori dal comune».

Udine riferimento nei trapianti

De Toni ha sottolineato anche come «la chirurgia dei trapianti d’organo solido sia storicamente uno dei punti di forza e di eccellenza del nosocomio udinese e dell’Ateneo friulano. Infatti – ha proseguito –, nel 1985 il professor Angelo Meriggi eseguì il primo trapianto di cuore, secondo in assoluto in Italia; nel 1993 l’equipe del professor Fabrizio Bresadola portò a termine il primo trapianto di rene in Friuli, seguito nel 1996 dal primo trapianto di fegato e nel 2000 dal primo trapianto di pancreas, resi possibili grazie al lavoro di uno dei suoi aiuti, Andrea Risaliti, che, negli Stati Uniti, alla Emory University di Atlanta, aveva preparato la realizzazione di questi traguardi, attingendo gli insegnamenti dalla stessa scuola chirurgica del professor Busuttil». Da allora l’Università di Udine, ha aggiunto De Toni, «è cresciuta esponenzialmente e può vantare l’esecuzione di oltre 2000 trapianti di organo solido tra fegato, cuore, rene e pancreas, ponendosi tra i Centri di eccellenza italiani ed europei in questo campo».

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