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Medico di base "costretto" alla pensione, pazienti sul piede di guerra

Il dottore Pier Luigi Esposito aveva chiesto di poter esercitare altri due anni, ma la proposta gli è stata negata dall’Asufc. Alcuni pazienti hanno scritto al presidente Fedriga e all'assessore Riccardi. Non c’è stato nulla da fare

Dalla prossima settimana tutti i pazienti del dottor Pier Luigi Esposito, ambulatorio in via D'Artegna, dovranno rivolgersi a un nuovo medico di base. Il medico, raggiunti i 70 anni di età, è costretto ad andare in pensione. Nonostante abbia richiesto di poter esercitare ancora e mantenere l’ambulatorio per altri due anni non c'è stato nulla da fare. L’Azienda sanitaria Friuli Centrale ha deciso di non avallare la proposta. E così i suoi pazienti dovranno, entro il 26 ottobre, scegliere un altro specialista convenzionato.

Cosa è accaduto

Alla ricezione della lettera in cui venivano invitati a scegliere un nuovo medico di base, i pazienti del dottore sono rimasti basiti. Soprattutto perché erano quasi sicuri che la richiesta di prolungamento sarebbe state accolta. E così si sono mobilitati per ottenere risposte e cambiare lo stato dei fatti. “Non riusciamo a capire come abbiano potuto non accogliere la richiesta del dottor Esposito – ci racconta Massimo De Luise, 65 anni, pensionato, portavoce dei pazienti del medico che protestano contro questa decisione –. Si sa perfettamente che c’è carenza di medici di base. Perché non permettergli di esercitare altri due anni?” In periodo di emergenza Covid, era prevista la possibilità di allungare per due anni l’esercizio della professione. Ma venuto meno lo stato di emergenza, con decreto del 31 marzo 2022, questa possibilità è stata cancellata.

Le testimonianze

“Ho scritto personalmente al presidente Massimiliano Fedriga e all’assessore alla Salute Riccardo Riccardi, ma senza successo. Anche altri pazienti hanno scritto missive all’azienda sanitaria. È difficile trovare un medico e soprattutto uno bravo, disponibile e preparto come il dottor Esposito. Mi domando se si rendano conto della situazione”.  Tra i pazienti c’è una ragazza di 25 anni, Giulia, con diversi problemi di salute. Problemi che l’hanno anche costretta a letto per lunghi periodi: “Per me è più di un medico, lui è la mia certezza. Grazie a lui sono psicologicamente tranquilla”. Ma anche Antonella che afferma “sa rassicurarmi su qualsiasi problematica indipendentemente dall’entità. Il suo grande aiuto nei miei confronti è stato sempre anche psicologico”. Ora tutti i pazienti del dottor Esposito dovranno essere ricollocati. Verranno assegnati a medici che non hanno raggiunto il massimale di 1.800 pazienti.

La controproposta

“Al diniego della proroga di due anni il dottore aveva anche proposto di essere affiancato da un giovane medico da poter istruire e preparare per potergli affidare i suoi pazienti” ci racconta De Luise. Un passaggio di consegne che anche i suoi assistiti avevano approvato. “Nemmeno questa possibilità gli è stata data, siamo davvero molto amareggiati. Per la stima che nutriamo nei confronti del dottor Esposito ma anche per le incognite che ci attendono a scegliere così, sulla carta, un medico di base di cui non sappiamo nulla”. E il pensionato, conclude: “La nostra protesta continua. Purtroppo chi dovrebbe dirigerci, tutelarci ed organizzare la nostra vita da cittadini è sempre più distante dalla quotidianità e vive su un altro pianeta, dimostrando che invece di essere al nostro servizio si capovolgono i ruoli. A nostro parere è ingiusto negare ad un medico impegnato e con una tale passione per la sua missione di non poter più seguire i suoi pazienti”.

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