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Cronaca

In vacanza sulla neve coi permessi della "104", la truffa di un medico goriziano

Un professionista in servizio all'ospedale di Gorizia è stato denunciato. Il caso è stato segnalato anche alla Corte dei Conti per danno erariale

Produceva dichiarazioni all’Azienda sanitaria “Bassa Friulana Isontina” per assentarsi e assistere i propri genitori invalidi o perché in malattia. Invece si recava nel suo studio medico privato oppure in vacanza, con parenti e amici, o si occupava di attività familiari. Il medico, un professionusta in servizio all'ospedale di Gorizia, è stato però scoperto dai finanzieri della Compagnia isontina, che lo hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica per l'ipotesi di reato di truffa, ai danni dell’Azienda sanitaria e dell’Inps.

La tecnologia

L’indagine “Sweet holidays”, iniziata nel giugno 2016 a seguito di una segnalazione del responsabile del reparto in cui il medico prestava servizio in regime di non esclusività, è stata coordinata dal pm Paolo Ancora, ed è stata condotta attraverso l’incrocio delle notizie e dei dati acquisiti dal gps veicolare installato sull’autovettura dell’indagato, dai tabulati telefonici, dagli appostamenti e dai pedinamenti nei giorni di assenza, dagli accertamenti bancari, dalle dichiarazioni di alcuni testimoni e dai computer e dai telefoni in uso al medico ed ai suoi familiari. In particolare, sono state esaminate le cartelle cliniche dei pazienti privati acquisite a seguito della perquisizione dello studio del medico, da cui si è desunto che, in oltre la metà dei giorni di assenza ingiustificata, l’indagato si è occupato della clientela privata a scapito quindi di quella pubblica.

Weekend fuori porta

Nel corso degli accertamenti è emerso inoltre che numerosi giorni di permesso riservati all’assistenza dei genitori invalidi, spesso richiesti a ridosso dei weekend o nei giorni prefestivi (come accaduto per le vigilie di Natale 2015 e 2016), sono stati utilizzati dal medico per vacanze in Austria (almeno in una decina di casi). Tra l’aprile 2015 ed il febbraio 2017, i giorni di ingiustificata assenza dall’attività lavorativa sono stati ben 95, di cui 75 per permessi concessi ai sensi della legge 104 del 1992 per assistere il padre e la madre ultraottantenni e 20 per riposi medici.

Danno allo Stato

Il medico è stato segnalato anche alla procura della Corte dei Conti competente per il Friuli Venezia Giulia, per un danno erariale pari ad 57.960 euro patito dall’Azienda Sanitaria e dall’Inps. 

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