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Cronaca

Maturità civica friulana a Udine nell'anniversario della contadinanza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Il Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” hanno riproposto come spontanea celebrazione del senso di comunità e dell’orgoglio civico regionali l’emblematica ricorrenza della Rivendicazione della Contadinanza del Friuli (9 dicembre 1503), anniversario del concepimento di un'istituzione che fueccezionale organismo di controllo popolare sul governo del territorio, peculiare vanto e contributo locale alla storia universale della democrazia. I due Sodalizi hanno celebrato, come ormai tradizione, la storica data con un omaggio alla maturità civica ossia con il dono di un fazzoletto benaugurale, opera dell'artista Roberta Masetti, liberalmente offerto dalla cittadinanza, a una delegazione di neomaggiorenni di Udine e Friuli, gesto di speranza e di affidamento comunitario alle giovani generazioni nel cui senso civico risiede il futuro di ogni consorzio civile e umano. La cerimonia si è svolta nel capoluogo friulano, presso la Sala dei Matrimoni di quella stessa Loggia del Lionello che 511 anni or sono accolse le delegazioni plebee recanti la storica rivendicazione di un contro-parlamento civico regionale appoggiato dalla città di Udine, allora vera capitale politica della fazione popolare del Friuli capeggiata da un ramo del casato Savorgnan. “Il vostro non è un mero tenere invita, ma rivitalizzare la memoria storica”: questa la nota di apprezzamento indirizzata alle due Organizzazioni dal sindaco prof. Furio Honsell, che ha rinnovato l'ospitalità dell'Amministrazione municipale al singolare evento celebrativo evocante i fasti del capoluogo della Piccola Patria. Il Primo Cittadino ha, così, ringraziato Fogolâr Civic e Academie dal Friûl per il contributo di attualizzazione delle vicende di una complessa storia civile che vide in Friuli “non solamente un precoce ingresso del Terzo Stato nella rappresentanza territoriale  – ha ricordato Honsell – ma  anche inedite forme di bilanciamento dei poteri senz'altro attraverso il contro-parlamento della Contadinanza”. “I Friulani – ha soggiunto il Sindaco – hanno  un forte senso delle Istituzioni, ma il loro aderirvi non è mai acritico. Il fermento dialettico che spesso noto, da Amministratore in terra friulana, valore importante se non si trasforma in frammentazione egoistica, credo affondi, dunque, le sue radici in questa tumultuosa, vivace Storia che incide ancora profondamente nell'attualità”.  A nome della Città, Honsell ha formulando i migliori auguri ai cinque diciottenni udinesi – cinque come gli antichi quintieri cittadini – e al neomaggioerenne del territorio, giunto quest'anno dal Friuli Occidentale. Dopo l'accorato indirizzo di saluto ai “coscrits” da parte del presidente provinciale udinese dell'Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, geom. Sergio Bertini, che si è appellato “innanzitutto da nonno” a maggiore responsabilità nella cura dell'istituto della famiglia, di singolare realismo è stata l'orazione civile tenuta dal prof. Alberto Travain, coordinatore del Fogolâr Civic, orazione introdotta in lingua friulana, in omaggio alla Madre Aquileia e al mito storico di una Friulanità compendio d'Europa e dell'Universo. “Siamo a formulare auspici di futuro per la nostra cittadinanza nel ricordo di antiche e gloriose rivendicazioni di partecipazione e controllo popolari sul governo del territorio, quando oggi, in nome di una mistificata democrazia, si abusa di ogni libertà a tutela di un privato capriccio che inesorabilmente travolge individui, famiglie, scuole, luoghi di lavoro e istituzioni politiche. Una società simile costituisce un pericolo per la democrazia poiché ne rappresenta l'irresponsabile, degradato, travisamento. Di ciò si deve tenere conto nell'attualizzare e nel consegnare alle nuove generazioni la testimonianza della Contadinanza del Friuli” ha sottolineato Travain richiamando la necessità assoluta di promuovere una vera maturazione civile delle coscienze e un senso dello Stato “non amministratore del privato capriccio, ma bussola della comunità”. “Non rinunciate mai a sognare” ha detto Travain ai giovani presenti (tra gli intervenuti anche “coscritti” degli anni precedenti): “senza sogno non c'è progetto, quindi non c'è spazio per costruire un futuro migliore”. Dopo la lettura della dedicazione, a cura del giovane Francesco Nicolettis, consigliere del Fogolâr Civic per le politiche giovanili, si è tenuta la consegna dei fazzoletti benaugurali alla rappresentanza neomaggiorenne, accompagnata dal consigliere movimentale  sig. Eugenio Pidutti, rappresentanza che ha ricevuto gli onori del Movimento con l'inchino cerimoniale delle bandiere sociali. Tra i diciottenni hanno preso, poi, la parola Isabella  Masutti, ragazza udinese segnatamente impegnata nel sociale,  che ha ringraziato particolarmente il prof. Travain per certi spunti di riflessione su passato e presente, soprattutto per i richiami alla capacità di sognare, e Francesco Ros da Travesio , autore di una “Costituzione Europea” che ha ottenuto già il plauso del Presidente dell'Europarlamento nonché del Capo dello Stato italiano e della Santa Sede, giovane animato da fervente passione civile che, nell'esprimere gratitudine per l'omaggio ricevuto, ha ribadito un appello alle giovani generazioni a voler riformare positivamente il senso civico e la politica.  Al termine, gli auspici benaugurali del benemerito don Tarcisio Bordignon, insigne e “scomodo” sacerdote friulano, “cappellano” sociale del Fogolâr Civic, che ha invitato la “zoventût” a “non vivere da morti” ossia a non sprecare ma a spendere generosamente la propria vita in un irriducibile agire positivo per se stessi e per gli altri. A seguire, la foto di rito alla scala nord della Loggia del Lionello, affacciata sul Mercatovecchio, con il grande tricolore civico friulano ed europeo; poi il brindisi tradizionale al Bar Savio di Piazza XX Settembre, ritrovo pubblico del Fogolâr Civic.

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