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Cronaca Tolmezzo

Marijuana KM 0: oltre 4 kg di droga coltivata in serra sequestrati in Carnia

Operazione dei carabinieri che hanno scovato 4 serre artificiali, a riscaldamento forzato, tutte attrezzate con sistema di irrigazione

"Marijuana a Km 0" è questo il nome dato all'attività d'indagine antidroga portata a termine dai militari del Norm della Compagnia carabinieri di Tolmezzo coadiuvati, nelle fasi iniziali, dai colleghi della Stazione di Venzone e conclusasi nel tardo pomeriggio dello scorso 13 aprile, che ha portato all’arresto di Giacomo Paternò, 37enne del luogo, nella vita disoccupato.

Il sequestro

Nell’abitazione dell'uomo, dove i militari dell’Arma tolmezzina sono giunti dopo l’acquisizione di articolati riscontri, sono state rinvenute e sequestrate 4 serre artificiali, a riscaldamento forzato, tutte attrezzate con sistema di irrigazione, teli diamantati riflettenti e sostanze chimiche per la coltivazione e la strutturazione delle piante di marijuana.
All’ interno di una di queste serre, in piena lavorazione, sono state inoltre rinvenute 8 piante del medesimo stupefacente, già in avanzato stato di maturazione, del peso complessivo di oltre 4.600 grammi. Gli investigatori dell’Arma hanno rinvenuto in varie stanze della casa altri 425 grammi di marijuana già essiccata, due bilancini di precisione, 1.340 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio, oltre a numerosi piccoli contenitori di terriccio già seminati con i semi di marijuana (altri semi sono stati rinvenuti ancora confezionati in un blister).
Atteso che lo stupefacente “in piante”, una volta essiccato, avrebbe prodotto un peso netto di 1.000/1.100 grammi, il valore dello stupefacente sequestrato “immediatamente fruibile” si sarebbe aggirato sui 1.500 grammi per un valore “su piazza” di circa 15.000/20.000 euro.

Le serra

La presenza di ben quattro serre attrezzate, di numerose piante adulte in lavorazione, di altre già essiccate e delle vaschette con il terriccio già trattato con i nuovi semi, ha indotto gli inquirenti a ipotizzare che le strutture consentisse una continuità della disponibilità dello stupefacente da utilizzare per l’attività di spaccio, anche durante i mesi invernali. 
Nella tarda serata del  13 aprile, Giacomo Paternò è stato associato alla casa circondariale di Udine, a disposizione della Procura della Repubblica di Udine.

I carabinieri ritengono  di aver disarticolato un ben strutturato centro di produzione della marijuana insistente tra Amaro e Venzone, sostanza che si sta diffondendo, purtroppo, tra la popolazione locale, atteso il sempre maggior numero di consumatori. 

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