Loris Fortuna a 26 anni dalla scomparsa. Un'esempio di civiltà
Il ricordo del politico socialista è ancora vivo nei cuori e nelle menti di chi con lui ha condiviso battaglie e iniziative destinate a entrare nella storia del paese. Ieri è stato ricordato al cimitero di San Vito
Cade oggi, 5 dicembre, l'anniversario della morte di Loris Fortuna, parlamentare e ministro della Repubblica, originario della Val Camonica, ma indissolubilmente legato al Friuli. Ieri pomeriggio, come accade dal primo anniversario della sua dipartita, si sono trovati al cimitero monumentale di San Vito i vecchi compagni di lotta ed impegno politico, che con lui maturarono nelle fila del partito Socialista. Fra i presenti Mauro Delendi, Franco Giunchi, Enrico Bulfone Aldo Gabriele Renzulli e Toni Capuozzo.
Loris Fortuna fu protagonista di numerose e valide battaglie di civiltà, ma viene giustamente celebrato e ricordato da tutti per essere stato il padre della legge sul divorzio, assieme al collega liberale Antonio Baslini. La volontà e la dedizione di Fortuna permisero all'Italia di compiere un passo fondamentale verso quel laicismo che uno stato che si definisce moderno deve necessariamente compiere.
