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Cronaca

«Così la butta in caciara»: battibecco tra esponenti di destra sul tema dell'accoglienza

L'assessore alla sicurezza Ciani risponde alle accuse di Salmè della lista Io Amo Udine che accusava l'amministrazione di favorire cooperative «che strizzano l'occhio alla sinistra»

Botta e risposto con tema accoglienza tra l'ex alleato del sindaco Pietro Fontanini, Stefano Salmè, e l'assessore alla sicurezza Alessandro Ciani. Da una parte, l'ex candidato sindaco per la lista Io Amo Udine critica l'operato dell'amministrazione in tema accoglienza usando toni per nulla morbidi, dall'altro la risposta dell'assessore. 

L'accusa

«Come “Io Amo Udine”, negli ultimi giorni, abbiamo avuto più di un’occasione per dimostrare l’incoerenza politica di una giunta “leghista” che, vinte le elezioni al grido di “Prima gli italiani”, dopo un anno e mezzo di governo, si ritrova a ricalcare fedelmente le orme dell’amministrazione precedente. Il caso che raccontiamo è quello di un progetto nazionale SIPROIMI/SPAR, finalizzato all’accoglienza dei profughi. La giunta Fontanini ha rinnovato il proprio impegno per il triennio 2020-2022, stanziando ben 1.780.000 euro (660.000 euro all’anno), per garantire l’accoglienza, in varie unità abitative, a 52 beneficiari, titolari di protezione internazionale. A scanso di equivoci, la giunta, ha espresso un voto esplicito in tal senso, nessuno automatismo insomma, ma una precisa volontà politica. Alla procedura per l’affidamento del servizio di accoglienza, hanno manifestato il loro interesse, due cooperative (la CODESS FVG e la ARACON) ed una Onlus (la OIKOS), gravitanti in quel mondo del terzo settore che, da sempre, strizza l’occhio alla sinistra. Nulla di male, per carità, questi soggetti hanno nel tempo acquisito un’esperienza ed un’affidabilità, nel campo dell'”accoglienza”, che li rende interlocutori indispensabili. Il punto è ovviamente un altro: può una giunta “leghista”, dopo una costante campagna mediatica contro il “business dell’accoglienza”, tradire cosi platealmente il patto elettorale sancito con i propri elettori? Ma d’altronde noi di “Io Amo Udine”, sappiamo bene quanto il sindaco Fontanini ed il suo cerchio magico leghista, diano importanza alla “parola data”». Queste le parole di Salmè.

La replica 

«Francamente stupisce che Stefano Salmè, segretario della lista civica 'Io amo Udine', non fosse a conoscenza dell’adesione del Comune di Udine al sistema di accoglienza introdotto lo scorso anno dall’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini e chiamato SIPROIMI, considerando che a far parte della Giunta che ha votato all’unanimità questa decisione c’era sua moglie Daniela Perissutti». Lo dichiara l’Assessore alla sicurezza del Comune di Udine Alessandro Ciani. 

«Ad ogni modo la scelta dell’Amministrazione è dipesa dal fatto che aderendo a questo sistema i fondi destinati alla gestione di questo tipo di accoglienza arrivano direttamente dal Ministero dell’Interno, evitando in questo modo l’esborso di denaro del Comune, come avviene obbligatoriamente nel caso dell’accoglienza dei minori».
«Dire poi che questa Giunta sta seguendo le orme delle precedenti significa buttarla in caciara. Siamo usciti dal sistema Aura, che gravava in maniera assolutamente indebita sulle casse del Comune, siamo riusciti ad ottenere importanti redistribuzioni di richiedenti sulle altre Regioni riducendo drasticamente il rapporto tra numero di migranti e cittadini e abbiamo riportato la Polizia Locale alle dipendenze dell’Amministrazione, implementando l’organico e dotandolo di nuove e moderne strumentazioni. Il resto sono sterili polemiche», conclude Ciani. 

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