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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Via Riccardo di Giusto / Via Gastone Valente

La storia infinita dei campi sportivi di Udine Est, l'associazione di quartiere contro i rugbisti

L'associazione Aurora Est punta il dito contro Comune e Union Rugby Udine di aver abbandonato i bambini del quartiere

Torna a farsi sentire l’Associazione Aurora Est, coprotagonista insieme all’Union Rugby Udine di una delle diatribe cittadine più lunghe e tormentate. Al centro, ovviamente, i campi sportivi del quartiere Aurora, tra via Riccardo di Giusto, viale XV Aprile e via Valente.

La diatriba

Chi li gestisce? Chi li può usare? Possono convivere rugbisti e calciatori senza “commettere fallo”? L’ultima puntata della telenovela è in corso di svolgimento, e vede come comparsa (niente affatto secondaria) anche il Comune di Udine nella figura dell’assessore allo sport Paolo Pizzocaro.

Le posizioni opposte

Pizzocaro è tirato in ballo da una parte (quella dell’Associazione Aurora Est attraverso le parole del consigliere Ugo Rossi) come figura che, insieme all’amministrazione comunale «ha disatteso gli impegni presi riuscendo a far peggio della precedente amministrazione con l’ultima delibera riguardante l’impianto sportivo del quartiere Aurora, concedendo un’ulteriore proroga ai lavori e non dando più la priorità alle associazioni sportive del quartiere per la futura gestione dell’impianto». Dall’altra (quella dell’Union Rugby Udine, con le parole del vicepresidente Francesco Silvestri) invece è visto come «uno che ha fatto solo il suo dovere di amministratore seguendo la regola del buonsenso».

L'accusa dell'associazione

La questione si riferisce alla messa a punto e alla gestione degli spogliatoi e del campo da calcio, dal 1 gennaio di nuovo sotto il Comune e non più in mano alla società rugbistica, che per il momento sta però continuando a usarlo. «L’Union Rugby Udine – tuona Rossi dell’associazione Aurora Est - ha fatto di tutto per non farci avere il campo per iscrivere la squadra alla FIGC, inoltre nonostante la proroga di sei mesi ai lavori non li hanno ancora conclusi quando avrebbero dovuto farlo già a giugno 2018. Il campo di calcio principale continua ad essere mal tenuto, in questi due anni e mezzo le manutenzioni non vengono eseguite, con tanto di foto e segnalazioni continue al Comune: un campo che avrebbero potuto usare i bambini del quartiere già da quest’anno è invece utilizzato sporadicamente da pochi ragazzi del rugby come campo di sfogo». 

La risposta dei rugbisti

Pronta la risposta di Silvestri, che vuole mettere i puntini sulle i. «La Union Rugby Udine aveva convenzione di gestione fino al 2027 ma il Comune (Pizzocaro specifica che non sono stati effettuati alcuni lavori indispensabili a mantenere in piedi la convenzione stessa, n.d.r) ci ha chiesto di andare incontro a esigenze di quartiere e dal 1 gennaio ridare la gestione del campo da calcio, degli spogliatoi e dell’ingresso è sotto l’amministrazione stessa». Le intenzioni dell’associazione di rugby erano quelle di fare una palestra e realizzare un club, ma il progetto è modificato con il cambio di giunta. «Ora il Comune ci ha chiesto di fare la palestra e spogliatoi – racconta Silvestri - e anche se non è semplicissimo star dietro a progettazione e ci costa di più abbiamo risposto che va bene pur che questa diatriba finisca. Per ora è stato fatto il campo e ad aprile anche palestra».

Il caso

Nell’attesa che le zolle del campo da rugby si sedimentino, però, i ragazzi occupano anche il campo da calcio ormai di gestione comunale «visto che nessuno ha fatto per ora richiesta di usarlo», commenta Silvestri. Qualche richiesta in effetti è arrivata, a detta dell’assessore Pizzocaro, «ma solo telefonica e senza i requisiti idonei all’affidamento, che per completarsi prevede un bando con un regolamento come per tutte le altre strutture sportive».

Le richieste 

Le accuse dell’associazione Aurora Est però sono pesanti e attendono una risposta. «Noi vogliamo chiarezza su che fine hanno fatto gli oltre 200 mila euro ricevuti dal rugby in questi due anni e mezzo. Addirittura la quota di 90 mila euro chiesta in un’unica rata a febbraio 2018 con la causale di terminare i lavori per tempo? Perché le manutenzioni all’impianto non vengono eseguite? Perché i dirigenti del Comune non vedono, non sentono e non parlano? Perché il rugby continua ad usare l’impianto di calcio nonostante la proroga sia scaduta il 31 dicembre 2018? I cittadini del quartiere e i bambini vogliono chiarezza e giustizia, noi non ci fermeremo fino a quando i responsabili non avranno pagato».

La specificazione

Silvestri, dal canto suo, conferma che il mutuo di 250mila euro per la sistemazione dell’area è tutto sulle spalle di Rugby Udine, mentre Pizzocaro conferma la «disponibilità di 15mila euro per rifare la recinzione che divida le due aree sportive e concedere così la disponibilità alle squadre dilettantistiche, con priorità a quelle del quartiere, a usare il campo da calcio e quello di sfogo. Fino a che i lavori degli impianti rugbistici non saranno conclusi, quindi presumibilmente tra febbraio e marzo, abbiamo concesso alla squadra di rugby di usare il campo e gli spogliatoi del calcio proprio per il fatto che ora non c’è nessuna società che ne abbia fatto richiesta»

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