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Cronaca

In Fvg da lunedì riapre (quasi) tutto: regole più morbide per bar e ristoranti

L'incontro tra Stato e Regioni ha fatto passare la linea di Massimiliano Fedriga e degli altri governatori che chiedevano di allentare i vincoli dell'Inail

Alla fine l'hanno spuntata le Regioni: da lunedì 18 maggio riapriranno bar e ristoranti, oltre a negozi al dettaglio e saranno messe da parte le linee guida troppo strette dell'Inail. La linea delle Regioni prevede infatti un protocollo di regole più morbide e sarà riferito a ristorazione, attività turistiche, strutture ricettive, servizi alla persona, commercio al dettaglio, commercio al dettaglio su aree pubbliche, uffici, piscine, palestre, musei, servizi per l’infanzia e l’adolescenza.

Bar e ristoranti

Per quanto riguarda bar e ristoranti: negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti. I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale.Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. Le distanze non valgono tra chi non è obbligato a tenerle e per dimostrarlo non sarà necessaria l'autocertificazione ma ci si riferirà alla responsabilità individuale. 

Spiagge

La novità è che spiagge attrezzate e libere saranno equiparate. Predisporre informazioni adeguate anche per i turisti stranieri, rendere disponibili prodotti igienizzanti, dotare la postazione della casa di barriere e riorganizzare gli spazi. 

Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficiedi almeno 10 mq per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per fileorizzontali o a rombo). Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve esseregarantita una distanza di almeno 1,5 m.

È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti. Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf,kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.

Strutture ricettive

Nelle strutture ricettive alberghiere, complementari e alloggi in agriturismo è necessario garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni. Bisogna inoltre favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita, così come si impone agli ospiti di indossare sempre la mascherina e al personale, invece, ogni volta che si incontra un cliente. 

Servizi alla persona

Vale sempre la regola di un metro ma in questo caso la prenotazione è obbligatoria. L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale ad hoc come la mascherina FFP2 o la visiera protettiva, i guanti, il grembiule monouso, etc., associati a rischi specifici propridella mansione). In particolare per i servizi di estetica, nell’erogazione della prestazione che richiede una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola.

Sono inibiti, dove presenti, l’uso della sauna, il bagno turco e le vasche idromassaggio.

Piscine

Le indicazioni si applicano alle piscine pubbliche, alle piscine finalizzate a gioco acquatico e ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping,etc.). Sono escluse le piscine ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termale, e quelle alimentate ad acqua di mare.

Divieto di accesso del pubblico alle tribune. Divieto di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti. Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni diaggregazioni e da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto deldistanziamento sociale di almeno 1 metro, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti nonsiano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita. Privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione.

La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno di 7 mq di superficie di calpestio a persona. La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acquaa persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto.

Le piscine finalizzate a gioco acquatico in virtù della necessità di contrastare la diffusione del virus, venganoconvertite in vasche per la balneazione.

Palestre

Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi. Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica, almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa). Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati. Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo. Tutti gli indumenti e oggetti personali  devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere adisposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali

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