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Cronaca

Udine: 18mila case in vendita e solamente 3mila potenziali acquirenti

Il dato, diffuso da Piccoli della Fiaip, si riferisce al territorio di tutta la provincia. Secondo l'immobiliarista bisogna "sbloccare il patto di stabilità degli enti locali per cantierare i lavori, altrimenti saremo al collasso”

In Provincia di Udine ci sono circa 18mila case in vendita e solamente 3mila potenziali acquirenti. L’ultimo dato elaborato dalla Fiaip mette in evidenza una volta di più la difficile situazione in cui versa il mercato immobiliare friulano.

Occorre reagire – questa la parola d’ordine del Presidente della federazione degli agenti immobiliare Leonardo Piccoli – e imparare dalla lezione di mons. Battisti in occasione del terremoto: “prima le fabbriche”. Bisogna ripartire da lì, da quel periodo che ci ha segnati e dalla nostra ricostruzione. Il tessuto produttivo e il lavoro vengono prima di ogni cosa. Solo così sarà possibile reinvestire i risparmi nelle case”

Giovani, emancipazione, natalità e aumento demografico: su queste poggia le basi l’Agenda Fiaip regionale che a fine mese verrà presentata alla convention nazionale alla presenza dei candidati Premier. Verrà sottoposta anche ai candidati alla Presidenza della Regione durante una tavola rotonda in programma prima delle elezioni di Aprile.

“Diciamo basta al torpore che contraddistingue l’attuale classe politica. – dice Piccoli - Vogliamo dire la nostra! Lo faremo presentando un manifesto politico-sindacale per il rilancio del settore immobiliare. Lo faremo perché il settore immobiliare sarà trainante per la ripresa dell’economia della nostra nazione e della nostra Regione (oggi rappresenta il 20% del Pil ndr). L’analisi del medio e lungo periodo dimostra infatti come l’unico investimento che tutela i risparmi delle famiglie è il settore immobiliare ”.

Fiaip vuole invertire così la tendenza che vede in Friuli solo l’11% dei giovani under 35 vivere da solo  “Dobbiamo ricreare la filiera dell’occupazione, aiutare i nostri giovani ad avere un lavoro”.

Per questo gli agenti immobiliari chiamano in causa alcuni strumenti finanziari che saranno oggetto di discussione alla tavola rotonda “Friulia –dice Piccoli – non deve essere una cassaforte chiusa. E non ultimo occorre sbloccare il patto di stabilità degli enti locali per cantierare i lavori, altrimenti saremo al collasso”.

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