Le professioni sanitarie si confrontano sulla riforma
La riforma della Sanità Regionale, per realizzarsi pienamente, non può fare a meno del contributo costante e convinto delle professioni sanitarie.
Partendo da questa convinzione, a più di un anno dall'approvazione della riforma del Servizio Sanitario Regionale, le organizzazioni dei professionisti della sanità (Coordinamento Regionale delle Associazioni delle Professioni Sanitarie - Friuli Venezia Giulia, Collegio Professionale Interprovinciale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica delle Province di Gorizia Pordenone Trieste Udine, Ordine degli Assistenti Sociali Friuli Venezia Giulia, Collegi Ostetriche Trieste-Gorizia e Udine-Pordenone e Coordinamento Regionale Collegi IPASVI Friuli Venezia Giulia) hanno organizzato un seminario regionale, aperto a tutti i colleghi che lavorano per la macchina sanitaria del Friuli Venezia Giulia.
L'incontro, fissato venerdì 11 marzo alle 14.00 all'Auditorium Meeting Point "San Marco" di Palmanova, vuole essere un'occasione per riflettere sul ruolo e le responsabilità dei professionisti della sanità in una fase cruciale e delicata della profonda trasformazione in atto in Regione, proprio mentre i primi atti aziendali stanno ridefinendo l'organizzazione delle strutture delle nuove Aziende Sanitarie.
Su circa 20.000 addetti della sanità regionale, più di 17.000 sono professionisti non medici: un "esercito" di operatori, fondamentale per il funzionamento della macchina sanitaria, che va informato e motivato a partecipare al cambiamento. "Un sistema sanitario adeguato ai bisogni dei cittadini - hanno spiegato gli organizzatori - non può che avvalersi del contributo informato e consapevole dei professionisti che lo animano, soprattutto guardando a una riforma che coraggiosamente vuole abbattere muri e recinti vari."
All'evento, hanno spiegato gli organizzatori, "sono quindi invitati tutti i colleghi che a vario titolo rivestono ruoli di responsabilità nelle aziende di appartenenza e, più in generale, tutti i professionisti che credono che la legge di riforma costituisca una concreta opportunità per qualificare la sanità pubblica della nostra Regione": l'auspicio è che il dibattito che si svilupperà nella giornata, "produca osservazioni e proposte concrete che saranno portate all'attenzione di Assessore e Presidente della Regione, per rendere ancora più certo il cambiamento in atto".