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Cronaca

L'alta velocità e il nervosismo lo incastrano, arrestato latitante al confine

Aveva fatto perdere le sue tracce nell’aprile 2015. Il condannato sconterà un anno e 28 giorni di reclusione per furto e resistenza

I militari della Sezione Operativa Pronto Impiego della Compagnia della Guardia di Finanza di Gorizia, nei giorni scorsi, nel corso di un servizio di controllo economico del territorio attivato a Gorizia nei pressi del valico di confine Sant’Andrea, lato ingresso Stato, dopo aver fermato un autoveicolo proveniente dalla Slovenia, con a bordo quattro soggetti di nazionalità rumena, hanno scoperto, grazie anche alla collaborazione fornita dalla Sala Operativa del Comando Provinciale, che uno di questi era destinatario di un provvedimento di carcerazione e, pertanto, hanno provveduto a trarlo in arresto.

Il controllo

L'uomo è stato fermato dalle Fiamme Gialle isontine insospettite dall’alta velocità del veicolo su cui viaggiava e dal nervosismo mostrato nel corso delle operazioni di controllo. L'automobile era immatricolata in Norvegia, Paese dove il soggetto si era trasferito.

Le condanne

Uno dei quattro soggetti è risultato avere un ordine di detenzione disposto nel settembre 2015 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano. La pendenza è relativa a due condanne, rispettivamente emesse nell’ottobre 2014 dal Tribunale di Bolzano dopo una denuncia a piede libero per tentato furto e detenzione di arnesi da scasso e nell’ottobre 2013 dal Tribunale di Verona in seguito all’arresto in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di un cittadino romeno  di 40 anni,  già residente a Verona, che aveva fatto perdere le proprie tracce nell’aprile 2015 rendendosi irreperibile e dandosi alla latitanza.

L'arresto

Dopo le operazioni di identificazione e foto-segnalamento condotte presso la caserma “Sante Laria”, sede della Compagnia di Gorizia, l’arrestato, gravato da ulteriori e molteplici precedenti di polizia per furto, danneggiamento, altri reati contro il patrimonio e sfruttamento della prostituzione, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trieste dove dovrà espiare una pena residua di un anno e 28 giorni di reclusione.
L’operazione di polizia giudiziaria è il risultato dell’attenta e costante attività di controllo che i finanzieri goriziani esercitano nella zona di confine, con riguardo ai mezzi ed alle persone in entrata e in uscita dal territorio nazionale e attesta l’importante ruolo di presidio dei confini nazionali assicurato dai finanzieri del Comando Provinciale di Gorizia.

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