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Cronaca

“La città della poesia' di Mestroni? Un modo per 'debanalizzare' la Udine di oggi!”

Il presidente del Fogolâr Civic, prof. Alberto Travain, plaude all'iniziativa del giovane udinese che vorrebbe trasformare la città in una sorta di galleria di volti e citazioni tratti dal mondo dell'arte e della letteratura: “Auspicabile un dialogo tra locale e internazionale, nel solco di Madre Aquileia e della migliore friulanità!”.

“Apprendiamo con favore dalla stampa dell'iniziativa del giovane udinese Simone Mestroni che vorrebbe fare della sua città una 'città della poesia' attraverso la rappresentazione, su saracinesche di edicole e negozi, di volti e versi di grandi scrittori, artisti, intellettuali italiani ed europei. Un'idea validissima, non solamente come attrattiva turistica, ma come modo per impreziosire e 'debanalizzare' la vita cittadina, alzarla di tono. Pregevole il fatto che l'iniziativa venga dal basso, come si apprende: da un giovane nostro concittadino, che merita senz'altro debiti ascolto, supporto e riconoscimento. Nell'auspicato proliferare di 'serrande poetiche', di citazioni volte ad esprimere e a far pensare, sperata gara tra gli esercenti ed i commercianti della città, sarebbe bello anche ritrovare in futuro richiami alla migliore letteratura friulana in senso lato, da Cornelio Gallo ad oggi, messa a dialogo, per strade e piazze, con le più grandi letterature d'Italia, d'Europa e del mondo, o, più specificamente, di quell'area mitteleuropea della quale il capoluogo storico friulano è stato capitale per secoli, erede di Aquileia”. Così il presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, prof. Alberto Travain, in una nota diffusa il 19 giugno 2018. “È dovere imprescindibile, di tutti noi, patriottico, quello di ascoltare e di supportare, per quanto possibile, ciò che di buono la nostra gioventù è in grado di proporre!”.

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