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Cronaca Martignacco

Crisi Safilo: la Regione Fvg pensa al ricollocamento dei dipendenti

La Regione Fvg sta cercando di capire quali sono le opzioni per intervenire a favore dei lavoratori colpiti dalla manovra aziendale

Anche la Regione si muove per la crisi Safilo. Sulla crisi e il conseguente rischio di chiusura dello stabilimento di Martignacco, la Regione ha richiesto un nuovo incontro con la proprietà la prossima settimana, intendendo seguire con la massima attenzione l'evolversi di una situazione grave, che coinvolge anche i duecento lavoratori in Friuli Venezia Giulia.

È quanto ha riferito l'assessore regionale Sergio Emidio Bini che, come richiesto dai consiglieri Bolzonello (Pd) e Honsell (Open Sinistra FVG), ha informato il Consiglio regionale sulla situazione critica che sta attraversando l'impresa, costretta a un severo piano di ristrutturazione e un numero importante di esuberi.

«Tre settimane fa - ha riferito Bini - abbiamo avuto un primo incontro, al quale ha preso parte anche l'assessore Rosolen, per prospettare all'azienda tutti gli strumenti che la Regione potrebbe mettere in campo a supporto della crisi, per quanto riguarda investimenti e lavoro»

Furio Honsell ha quindi rimarcato l'alta professionalità delle maestranze che lavorano nell'impianto di Martignacco per le quali «la Regione dovrebbe cercare nuovi imprenditori capaci di valorizzarle», mentre Sergio Bolzonello ha proposto di «salvaguardare le maestranze ricollocandole nell'ambito del settore produttivo economico regionale».

L'appello

«Viene messo a rischio il futuro di 250 lavoratori e delle loro famiglie, urge quindi che il ministro dello sviluppo economico convochi quanto prima un tavolo nazionale sulla crisi Safilo. Questa è la richiesta che come Regione abbiamo inviato formalmente a Roma, con l'intento di
confrontarci con il Governo e l'azienda prima del 7 gennaio, termine indicato dalla stessa Safilo come data di chiusura dello stabilimento di Martignacco
».Queste le parole dell'assessore regionale alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini.

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