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Cronaca Tarvisio

Alpinista casca e si spacca una gamba scalando la "Spada di Damocle"

Soccorso e recuperato uno scalatore sloveno infortunatosi mentre provava a superare la famigerata cascata ghiacciata presente nel gruppo del Mangart

Alpinista caduto durante un'arrampicata sul ghiaccio. Dopo quello del 14 gennaio, oggi si è tenuto un nuovo intervento di soccorso da parte degli uomini del Soccorso Alpino sulla cascata cristalizzata denominata Spada di Damocle, sopra ai Laghi di Fusine, nel gruppo del Mangart.

L'incidente

La richiesta di aiuto è giunta intorno alle 12, per soccorrere un 38enne sloveno di Skofja Loka precipitato per alcuni metri durante la prima lunghezza di corda per la perdita dell'appiglio con la piccozza. Il volo è stato trattenuto dalla corda ma l'impatto con la parete gli ha procurato la frattura di una gamba. Il compagno di cordata ha allertato i soccorsi tramite il 112 e lo ha calato in sicurezza fino alla base della cascata in autonomia.

I soccorsi

Le squadre del Soccorso Alpino di Cave del Predil assieme alla Guardia di Finanza di Sella Nevea, in tutto undici tecnici, sono giunte sul posto e hanno caricato l'infortunato sulla motoslitta della Guardia di Finanza: i due alpinisti erano anche riusciti a percorrere in autonomia un tratto a piedi in discesa ​​verso valle, approntando un bendaggio provvisorio alla gamba del ferito. Le comunicazioni con gli alpinisti sloveni sono state facilitate attraverso il centro internazionale di polizia Thörl Maglern. L'uomo è stato stabilizzato e trasportato alla sua auto, con la quale ha preferito recarsi autonomamente, assieme al compagno, all'ospedale di Jesenice. Sul posto anche la Polizia di Stato di Tarvisio.

Esercitazione Goriuda speleosub

E' passata in secondo piano a causa dell'alta densità di interventi di soccorso del weekend del 16 e 17 gennaio una importante esercitazione nazionale speleosubacquea che si è tenuta in Val Raccolana, in comune di Chiusaforte (UD) presso il Fontanone di Goriuda, ospitata dalla Delegazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia. 

L’evento, voluto dalla Commissione Nazionale Speleo-subacquea del Soccorso Speleologico del CNSAS, il gruppo specializzato in immersioni all'interno di quello degli speleologi tout court, ha ospitato in Val Raccolana venti speleosubacquei provenienti dalle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Puglia. L’esercitazione ha coinvolto tredici tecnici in assetto da immersione, che si sono calati nelle cavità, e sette tecnici d'appoggio all'esterno. Le operazioni messe in atto hanno previsto la simulazione di un incidente con allarme per il mancato rientro di tre subacquei e l'attivazione presso l'ingresso della grotta di tre squadre speleosubacquee (ciascuna composta da tre tecnici ad alta specializzazione): una squadra di “bonifica” e controllo del primo sifone, una seconda squadra di controllo e allestimento del secondo sifone, mentre la terza squadra di soccorso, dopo aver superato due immersioni, si è recata in un ambiente fossile asciutto della grotta.

L’esercitazione ha previsto che qui siano stati trovati un ferito con fratture agli arti inferiori e altri due speleosub rimasti con quest’ultimo ad attendere i soccorsi. Sono iniziate le manovre di preparazione medica al trasporto in immersione del ferito. Le operazioni di soccorso si sono concluse dopo undici ore in grotta. Il Fontanon di Goriuda è una poderosa risorgiva perenne che consente alle acque del sovrastante Altipiano del Canin, caratterizzato da fenomeni carsici, epigei ed ipogei fra i più importanti esempi di carsismo d'alta quota in Europa, di riaffiorare nella valle. Tale cavità è costituita da una galleria principale nella quale si aprono tre sifoni allagati percorribili solo con attrezzatura subacquea: la temperatura dell’acqua è di 2°C.

soccorso alpino CNSAS Fvg-3

soccorso alpino CNSAS Fvg-2

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