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Incidenti stradali

«Non potrò mai essere in pace con qualcuno che mi ha distrutto la vita»

Lo sfogo di Laura Bassi, coinvolta nel giugno di 3 anni fa in un pauroso incidente a Gemona, ricordando la condanna che colpì la persona che causò il sinistro

Uno sfogo - alimentato da un ricordo social - che l'ha riportata indietro di due anni, intriso di rammarico e incapacità di accettare e perdonare quanto hanno dovuto subire lei stessa e tante altre persone, pagando - in alcuni casi - anche con la vita. Laura Bassi ha voluto commentare così la vicenda che la vide coinvolta nel giugno del 2014, nella quale morirono Kevin Crismani, Chiara Scalfari e Marco Monaro. Inevitabili i riflessi su chi causò il sinistro, e sulla sentenza che venne emessa a tal riguardo.

Dopo una notte da dimenticare, quando mi sono svegliata, FB mi ha ricordato questa notizia. 
Una mattina di due anni fa, mi sono svegliata al Gervasutta, dove ero ricoverata, ho aperto il giornale e mi sono trovata di fronte ad una notizia agghiacciante: la persona che ha causato l'incidente dove sono stata coinvolta (dopo solo 10 mesi) era stata condannata, per aver ucciso 3 persone e avermi causato lesioni gravissime, ad un anno e otto mesi di reclusione, sospesi con la condizionale, ed allo stesso tempo di sospensione della patente. Una qualunque altra pena non sarebbe mai stata abbastanza, ma una sentenza così é oltraggiosa: quattro vite valgono meno di due bicchieri di birra di troppo. 
Mi mette i brividi pensare che ora questa persona sia legalmente a posto, abbia finito il suo "travaglio", mentre il mio continuerà per tutta la vita: perchè basta guardarmi allo specchio la mattina per ricordarmi con cosa devo fare i conti ogni giorno. Lei ha finito, mentre non passa giorno che io non sia in un ospedale, vivendo nell'incertezza di una vita riassemblata con un filo sottilissimo. 
Evitatemi commenti sgradevoli come "é una vittima anche lei, poverina" perché la verità é che per questa strage non c'è stata giustizia e per fortuna, con la recente legge sull'omicidio stradale, chi causerà un disastro come questo sarà punito severamente e come merita. 
Poco fa ho sentito al tg che 2 italiani su 5 usano il telefono alla guida e che si sta preparando un decreto legge per inasprire le pene. Oltre il 20% degli incidenti è dovuto all'uso del telefono, il 40% dei quali é mortale.
Dio mi perdoni, ma non potrò mai essere in pace con qualcuno che mi ha distrutto la vita, condannandomi all'incertezza del domani, privandomi di un affetto enorme, dei miei sogni, e per quanto possa valere, non si è mai fatta sentire, non ha mai chiesto come stavo, non ha mai chiesto scusa...
Vale la pena usare il cellulare alla guida? Vale la pena guidare strafatti o ubriachi? Vale la pena mettere a repentaglio la vita di chi ha la sfortuna di incrociarvi sulla propria strada? 
Siate irresponsabili con la vostra vita, se lo credete, ma non con quella degli altri.

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