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Cronaca Faedis

Brucia la zona sopra Faedis, vicino ai ripetitori delle tv

Le fiamme si sono propagate nel pomeriggio. Nel frattempo è stato circoscritto il fuoco in zona Fusea di Tolmezzo. «Sono escluse le cause naturali» ha detto l'assessore Shaurli. Di conseguenza c'è stata la mano - dolosa o colposa - dell'uomo

Incendio nel territorio del comune di Faedis, nei boschi vicino alle piccole frazioni di Pedrosa e Valle di Soffumbergo (per intendersi nella zona dove sono posizionati i ripetitori televisivi che si vedono a occhio nudo anche da fondo valle), sul monte San Lorenzo. Le prime segnalazioni relative alle fiamme ci sono state fatte quando erano passate da poco le 16.30. Sul posto operativi in forze i Vigili del fuoco. Il territorio viene colpito a distanza di un paio d'anni da un fenomeno diverso, ma ugualmente nocivo come quello della "galaverna".

+++In aggiornamento+++

Il fumo visto da Povoletto, nella foto che ci ha inviato il nostro lettore Marco tomada

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L'episodio si verifica a distanza di un solo giorno da quello che ha colpito i boschi vicino a Fusea di Tolmezzo, circoscritto prima delle 10 di stamattina, come ha precisato l'assessore regionale alle Risorse agricole e forestali, Cristiano Shaurli, il quale precisa che tutto il perimetro è attualmente oggetto di sorveglianza, dopo l'avvenuta bonifica anche degli ultimi focolai.

SOCCORSI PRONTI. Già dal primo allarme si è attivato il personale del Corpo forestale regionale in servizio nelle stazioni di Tolmezzo e Villa Santina e presso l'Ispettorato forestale, coordinando le squadre dei volontari antincendio dei comuni di Arta Terme, Amaro, Tolmezzo, Sutrio, Lauco e Zuglio, con il fondamentale supporto dei Vigili del fuoco di Udine e del Distaccamento di Tolmezzo. Alle operazioni di spegnimento ha partecipato anche l'elicottero della protezione civile regionale. «La stretta collaborazione fra Corpo forestale regionale e Protezione civile - ha sottolineato l'assessore Shaurli - ha consentito di garantire la sorveglianza dell'incendio nelle ore notturne e di limitare l'espandersi delle fiamme che, stando alle prime stime, sembrano aver interessato una superficie di circa 15 ettari, costituiti per lo più da boschi di faggio, rimboschimenti di abete rosso, prati e terreni incolti».

LE CAUSE. Ancora in corso di accertamento le cause dell'incendio, probabilmente di origine colposa o dolosa, essendo esclusi fenomeni naturali. Alle indagini partecipano le Forze dell'ordine, coadiuvate anche da personale delle Stazioni forestali. «Il lungo periodo di assenza di piogge e la mancanza di neve - ha evidenziato l'assessore - devono suggerire la massima prudenza in tutte le attività umane che si svolgono nei compendi boschivi e nelle aree limitrofe, per evitare il rischio di innescare incendi che, proprio per le condizioni climatiche, potrebbero svilupparsi e coinvolgere aree molto ampie».

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