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Cronaca

Coronavirus, oltre 800 imprese della provincia chiedono il proseguimento delle attività

Le richieste per il proseguimento della propria attività o di parte di essa sono giunte alla Prefettura di Udine. Sono in corso le verifiche

In provincia di Udine, alla data di sabato 28 marzo, sono oltre 800 le realtà imprenditoriali che hanno richiesto alla Prefettura il proseguimento della propria attività o parte di essa.

I numeri

Come dichiara la stessa Prefettura, si tratta di un dato in continuo aumento, anche in ragion del fatto che non è stata prevista una scadenza per la trasmissioni delle istanze. Delle oltre 800 imprese, inoltre, per 336 di queste è stato già completato il primo vaglio di ricevibilità. Le verifiche più approfondite sono in mano a un team composto da dirigenti della Prefettura di Udine, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Camera di Commercio e degli uffici competenti della Regione. Il gruppo è dedito all'incrocio dei dati e agli accertamenti tecnici.

Associazione di categoria

Oltre al team di esperti, anche le varie associazioni di categorie stanno dando il proprio contributo. Negli scorsi giorni, la Prefettura ha programmato assieme alle associazioni diversi contatti e sono già stati programmati degli incontri.

La scrematura

La Prefettura e i collaboratori stanno mandando avanti un delicato lavoro di scrematura delle istanze ricevute da parte delle realtà imprenditoriali. L'elaborazione dei dati, poi, ha richiesto un lavoro di gestione delle integrazioni documentali, ma anche di dialogo con le aziende affinché le istanze pervengano alla Prefetture unite a tutta la documentazione necessaria, tramite una procedura standardizzata che consiste nell'invio di un apposito modulo reperibile sul sito della Prefettura. Durante i lavori, inoltre, sono state pervenute anche diverse domande sulle specifiche situazioni lavorative.

L'andamento

Dal 21 febbraio 2020, la Prefettura di Udine ha esaminato oltre una trentina di disposizioni normative. Al fine di dare la giusta attuazione alle norme e per garantire il coordinamento con le forze di polizia, impegnate nei controlli, si sono svolti diversi comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza.

I controlli

In questa situazione di emergenza sanitaria ed economica, da settimane la Prefettura raccoglie quotidianamente i dati relativi ai controlli da parte della forze di polizia sia sugli spostamenti delle persone, sia sull'attività svolta dagli esercizi commerciali sparsi per la provincia, provvedendo a irrogare le eventuali sanzioni in caso di violazioni al decreto ministeriale.

Le domande

Inoltre, la Prefettura dichiara che dall'inizio dell'emergenza coronavirus, sono state molte le domande inviate dalla cittadinanza, le quali riguardavano la corretta interpretazione del contenuto delle disposizioni normative, in continuo cambiamento. Per rispondere a tutti i cittadini, la Prefettura si è affidata al supporto di una équipe costituita presso la Protezione Civile regionale.

Collaborazione

Infatti, dal 21 febbraio scorso, la Prefettura sta collaborando in modo continuativo con la Protezione Civile, con contatti, incontri e videochiamate quotidiane. Inoltre, i contatti restano stretti anche con i sindaci della provincia di Udine, per fornire tutti i chiarimenti possibili, suggerimenti sulla gestione delle situazioni locali e indicazioni sull'operatività delle polizie municipali.

Il confine

Essendo Udine una provincia di confine, la Prefettura, su richiesta della Farnesina e in collaborazione con le Ambasciate di Vienna e di Bratislava, nelle scorse settimane si è occupata anche di coordinare diversi viaggi tranfrontalieri per il rimpatrio in Italia di connazionali dall'Austria e dalla Slovacchia. Per le operazione, è stato essenziale anche l'ausilio della Polizia di Frontiera e del centro di coordinamento internazionale di Thörl-Maglern, della Protezione Civile regionale, dei sanitari e della Polfer. Ancora, la Prefettura si è occupata anche delle problematiche connesse al transito di veicoli nelle zone di confine, in occasione delle chiusure delle frontiere disposte a più riprese degli Stati confinanti.

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