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Cronaca Paderno / Via Rizzolo

Bocciato il ricorso della compagnia telefonica, l'antenna non sarà installata

La società Iliad aveva fatto ricorso contro il provvedimento del Comune di Udine di interrompere i lavori di ampliamento di un'impianto a favore della compagnia telefonica

Il Consiglio di Stato ha rigettato l'appello presentato della Società lilad contro la decisione del TAR che aveva respinto il ricorso della medesima società, dando così ragione al Comune di Udine. L'oggetto in questione è l'ampliamento dell'antenna di via Rizzolo, dove la compagna telefonica Iliad avrebbe voluto piazzare tre nuove parabole per ponte radio e nuovi moduli Rf.

I fatti

Il 12 marzo 2019 gli uffici del Comune di Udine avevano preteso l'interruzione dei lavori, diffidano la società di telefonia dal “proseguire l'intervento previsto dalla Scia presentata il 20 febbraio 2019 per l'esecuzione dei lavori di modifica” sulla struttura esistente in via Rizzolo. La compagnia ha presentato ricorso contro il provvedimento, perdendo però prima quello presentato al Tar e poi quello al Consiglio di Stato.

La società di telefonia ha fatto leva sulla presunta illegittimità del silenzio di palazzo D'Aronco sul programma delle installazioni presentato dalla stessa compagnia nell'ottobre 2017, chiedendo l'inserimento dell'antenna nella mappa delle localizzazioni degli impianti di telefonia mobile previsto dal Regolamento. La società ha inoltre richiesto il risarcimento del danno.

Il respingimento

Il Tar ha ritenuto di respingere il ricorso per un vizio tecnico causato dal ricorso della presentazione, sia per “l'omessa impugnazione del presupposto Regolamento comunale, che, nella programmazione della stazioni radio base installabili sul territorio comunale, non prevede il nuovo impianto della ricorrente”.

Dopo quella del Tar è arrivata la bocciatura del Consiglio di Stato, che però ha condannato Iliad al pagamento delle spese del grado di giudizio, ovvero 3mila euro, al Comune di Udine. Per il Consiglio di Stato, infatti, l'amministrazione comunale non era obbligata ad aggiornare il Regolamento che quindi non ha alcuna colpa di "illegittima inerzia".

Le richieste pendenti per impianti

Allo stato attuale delle cose, in Comune sono presenti circa ottanta richieste per ulteriori impianti. Sarà compito della nuova commissione creata ad hoc dall'amministrazione comunale valutare ascoltando i pareri dei tecnici anche tenendo in considerazione gli eventuali rischi per la salute.

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