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Cronaca

Sisma a L'Aquila: graziato Livio Bearzi, l'ex preside del Convitto

Il dirigente era stato condannato a quattro anni per omicidio colposo nel 2012. Fontanini plaude all’atto del presidente da Mattarella

Livio Bearzi è stato graziato sulla pena accessoria dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (che ricordiamo sarà in visita lunedì prossimo a Udine in occasione dell'inaugurazione del 40° anno accademico). Bearzi era il dirigente del Convitto nazionale Domenica Cotugno all'epoca del terremoto de L'Aquila del 2009 (il 6 aprile di quell'anno fu registrato un sisma di magnitudo momento 6.3 Mms). Il provvedimento ha condonato l'interdizione dai pubblici uffici che gli era stata applicata a seguito della condanna per il crollo del edificio scolastico in cui morirono tre studenti.  A riferirlo all'Ansa è stato il suo avvocato, Stefano Buonocore, che ha espresso "grande soddisfazione" per il generoso atto di clemenza che permetterà al dirigente scolastico friulano, a breve di rientrare a scuola.

Bearzi, condannato a quattro anni di reclusione per omicidio colposo nel 2012, aveva già ottenuto dal Tribunale di Sorveglianza di Trieste l'affidamento in prova ai servizi sociali che svolgeva presso un consorzio che si occupa di accoglienza ai profughi. La misura, confermata nell'aprile 2016 dal Tribunale di Trieste, gli era stata concessa in via provvisoria dal Magistrato di Sorveglianza di Udine il 23 dicembre 2015. All'epoca il provvedimento gli aveva consentito di uscire dal carcere in cui era rinchiuso dal 10 novembre 2015 in seguito all'ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Corte d'Appello de L'Aquila. Uno dei pochi, se non l'unico, a finire in cella. A lui erano stati infatti contestati la mancata ristrutturazione dell’immobile e la mancanza di un piano di sicurezza.

Fontanini plaude all’atto del presidente Mattarella

“Ringraziamo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver concesso la grazia al dirigente Livio Bearzi che così potrà riprendere il servizio nella scuola e percepire un reddito fondamentale per il suo sostentamento e per provvedere alla famiglia”. Anche la Giunta e il Consiglio provinciale si erano mobilitati nel novembre 2015 a difesa del preside friulano per sostenere la richiesta di concessione della grazia affinché la pena venisse condonata (la condanna a 4 anni di reclusione emessa dalla Cassazione al termine del processo per la morte di tre studenti, avvenuta il 6 aprile 2009 nel crollo del convitto Domenico Cotugno a L’Aquila per la quale aveva già ottenuto, dal Tribunale di sorveglianza di Trieste  l’affidamento in prova ai servizi sociali) e annullata anche l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.  

Riccardi (Fi): grazia a Bearzi ci restituisce giustizia

“Apprendo con grande soddisfazione la concessione della grazia da parte del Presidente Mattarella nei confronti del dottor Livio Bearzi. Il Presidente rende giustizia ad un servitore dello Stato colpito da un sistema di regole ingiuste." Lo dichiara il capogruppo in Consiglio Regionale Riccardo Riccardi. “La conclusione di questa vicenda pirandelliana e drammaticamente italiana - prosegue l’esponente azzurro - riconosce definitivamente la piena innocenza di Bearzi e lo restituisce a pieno titolo al ruolo che ha sempre ricoperto con passione e professionalità: quello di dirigente scolastico, ma ancora prima di educatore”. “Oggi sono vicino e profondamente grato ad uomo per bene che ha subito un’ingiustizia indegna di un Paese civile”, conclude Riccardi.
 

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