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"Giunte dalla parte dei delinquenti", Fontanini chiede scusa, ma al Pd non basta

Il casus belli era stato scatenato da una dichiarazione apparsa su Facebook e in un comunicato stampa poi rettificato. Il sindaco: "Va detto che la mia vittoria scaturisce anche da un certo assenteismo sui temi della sicurezza"

"Questa giunta è dalla parte dei cittadini, non come quelle precedenti dalla parte dei delinquenti". Questo il virgolettato incriminato attribuito all'assessore Alessandro Ciani, poi ritrattato, che nei giorni scorsi ha fatto scattare la viva protesta tra gli ex assessori delle giunte precedenti che hanno chiesto le pubbliche scuse e le dimissioni del delegato alla sicurezza. E proprio oggi il primo cittadino ha risposto ad un'interpellanza posta dal capogruppo del Pd Alessandro Venanzi sul tema.

La risposta del primo cittadino

Nella sua risposta, Fontanini non si è sottratto alle scuse, ma ha anche difeso l'operato del suo giovane assessore: «Ciani ha chiesto scusa dicendo che la parola era sbagliata. Ma dobbiamo anche evidenziare che questa amministrazione è stata accusata di essere razzista, omofoba, fascista con inserzioni su Facebook. Mi hanno definito un sindaco "con le pantofole e la vestaglia". Io questi appellativi non li ho mai rivolti a nessuno nell'opposizione. Non lo farò mai, non è nel mio stile. Il rispetto ci deve essere. Nel dibattito qualche volta si commettono degli errori e il sindaco chiede scusa per questo errore. Se non vi bastano quelle dell'assessore, vi chiede scusa anche il sindaco. Certo, però, che le passate giunte, per quanto riguarda certi fenomeni di questa città, hanno avuto una certa tolleranza alle domande e alle proteste che arrivavano dal territorio. Cose su cui c'è stato un certo "assenteismo". E forse anche la mia vittoria scaturisce da questa situazione: da una politica non sicura e poco orientata a favore dei residenti storici in alcune parti della città. La parola usata, ripeto, è stata una parola sbagliata perché penso che nessuno che amministra la cosa pubblica stia dalla parte dei delinquenti».

La replica di Venanzi

La replica del consigliere dem, Alessandro Venanzi: «Non ho visto scuse da parte di nessuno se non da parte del sindaco (in realtà Ciani aveva parlato di refuso, non di vere e proprie scuse), che è la voce più autorevole della Giunta. Mi aspettavo che ci fosse un richiamo chiaro da parte sua nei confronti dell'assessore. Credo che chi ha dei ruoli non possa permettersi questo tipo di sbagli»

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