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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Savorgnana

Enza e Lia Pilosio, la storia delle "gemelle" udinesi

La coppia, molto conosciuta in città e che veste sempre e rigorosamente in maniera identica, ci ha raccontato la sua storia, tra il Friuli e la Toscana, con un richiamo alla Udine che non c'è più

Chi non le ha viste passeggiare in giro per Udine alzi la mano. Per i frequentatori del centro sono ormai un riferimento: sempre in coppia, sempre con look identico, allegre e sorridenti. Si tratta delle sorelle (e non gemelle) Pilosio, Lia ed Enza, che abbiamo avvicinato per scambiare due chiacchiere e soddisfare le nostra curiosità sulla loro storia.

SORELLE E NON GEMELLE. Hanno due anni di differenza, Enza è del 1932 e Lia del '34, ma ogni tanto mentono - in parte - sul loro rapporto di parentela per comodità, evitando così di dover rivelare all'interlocutore l'anno di nascita, argomento parecchio fastidioso - come si sa - per una signora. Lia ha sempre vissuto a Udine, mentre Enza è stata molto tempo a Livorno - fino al 1988 -, in Toscana, dove aveva trovato marito (l'accento è fortemente labronico infatti). Dopo la morte dei rispettivi coniugi sono tornate a vivere assieme, come da piccole.

IL LOOK. Hanno sempre avuto gusti affini, comprando più o meno gli stessi abiti, ma da quando si sono riavvicinate la cosa è più appariscente. "Acquistavamo gli stessi vestiti anche prima, visto che avevamo gusti identici, ma vivendo in due posti diversi non ci notavano come adesso, ora si invece!", precisa Enza con la sua cantilena tirrenica. 

IL VIDEO DI SALUTI AGLI UDINESI DELLE "GEMELLE"

IL RAPPORTO CON UDINE. Lia rivela un aspetto curioso, figlio della 'vecchia Udine':  "La città ci piace molto, vi siamo affezionate. Ci sentiamo, nel nostro piccolo, parte integrante della sua storia. Nostro zio era il proprietario del Mokambo, lo storico locale udinese sopra il vecchio cinema Eden, di fronte al palazzo del Comune, che adesso non c'è più. Noi ci andavamo spesso, anche a dare una mano".

DUE VERE 'STAR' LOCALI. "La gente è sempre molto gentile con noi - ci tiene a precisare Enza - e allo stesso tempo curiosa, ma la cosa ci diverte parecchio! L'altro giorno, in piazza San Giacomo, siamo dovute entrare in chiesa per separarci da delle persone che ci stavano fotografando, eravamo un po' stanche di tenere banco. Per strada capita che qualcuno ogni tanto si fermi e ci fotografi. A Grado, dove andiamo per le terme un mese all'anno, i turisti tedeschi e inglesi fanno a gara per scattare delle istantanee con noi. In una caffetteria cittadina dove andiamo sempre un regista ci ha proposto di partecipare a un film che sta realizzando. Staremo a vedere!".

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