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Cronaca

Gemellaggio civico spontaneo tra Gorizia e Udine

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

"No sin vignûts par imponi une identitât cuintri di chê altre, ma par dî che si scuen ben cusîlis dutis partint dal bas, che, se no, no si pues nancje presentâsi par une comunitât regjonâl!" (trad.it. "Siamo venuti non per imporre un'identità contro l'altra, ma per esprimere la necessità di connetterle tutte partendo dal basso, pena l'impossibilità di dirci comunità regionale!"): in queste parole del prof. Alberto Travain, udinese, presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic", ecco, dunque, in sintesi lo spirito del gemellaggio popolare spontaneo intraregionale tra i capoluoghi di Gorizia e Udine, promosso da quel sodalizio e siglato, mercoledì 24 giugno 2015, dal pregnante gesto della consegna alla municipalità isontina di un'artistica dedica, idealmente da parte del popolo udinese alla cittadinanza goriziana, opera del pittore friulano prof. Michele Ugo Galliussi, con campeggiante il motto gemellare "In Aquileia fratres", fratelli attraverso la Madre Aquileia che in Gorizia e Udine ebbe eredi distinte e privilegiate della sua tradizione di capitale di quella prima Mitteleuropa culturale unita che, tra Danubio e Adriatico, Lago Maggiore e Balaton, fu certamente il Patriarcato aquileiese. "Il richiamo al mito dell'eredità di Aquileia, metropoli plurietnica e internazionale, c'è davvero sembrato il più 'super partes', il più accomunante ed armonicamente integrante le identità e sensibilità diverse che distinguono il carattere delle due comunità" ha spiegato il leader del movimento civico culturale euroregionalista avviato quasi trent'anni fa a Udine nel tentativo di contribuire a rinnovare "dal basso" ed in chiave laica i legami storici tra le comunità dell'antico Patriarcato mitteleuropeo nato nella regione. Accolta nella Sala Bianca della sede municipale di Gorizia dall'assessore Stefano Ceretta, in rappresentanza del sindaco Romoli, accompagnato dalla dott.ssa Elettra Virgili, consulente linguistica comunale, la delegazione del Fogolâr Civic, formata dal presidente prof. Travain e dai consiglieri sociali Sergio Bertini, Marisa Celotti, Jole Deana e Gianfranco Savorgnan, ha incontrato la piena condivisione dell'Amministrazione riguardo ai voti di armonizzazione delle identità storicamente presenti sul territorio, al fine di approdare a comunità varie ma coese e coordinate coscientemente in una rete territoriale condivisa. S'è colta anche l'occasione per ricordare l'805° anniversario di fondazione urbana del capoluogo isontino (24 giugno 1210), la genesi della comunità cittadina locale, quel "compleanno della città" liberalmente promosso dal Fogolâr Civic sin dal 2005, commemorativo della concessione al borgo locale di privilegi civili ed economici che furono alla base del suo autonomo susseguente sviluppo civico. Anche a Udine il Fogolâr Civic festeggia sin dal 2001 il genetliaco urbano, riferito alla costituzione, il 13 settembre 1223, di analoghi diritti per l'abitato sottostante il Castello. Una genesi simile per due città a lungo separate dalla Storia eppure spesso variamente speculari... L'assessore Ceretta, nel rappresentare l'articolata e frammentata realtà sociale goriziana di oggi, ha avuto parole di apprezzamento e sincera gratitudine per gli intenti e l'opera del Fogolâr Civic e per la preziosa dedica artistica udinese ai Goriziani che sarà prontamente esposta al Palazzo municipale a testimonianza di fraternità civica tra i due capoluoghi.

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