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Cronaca

Pocket money per richiedenti, mancano sigarette e schede telefoniche

Secondo la Guardia di finanza di Udine i conti non tornerebbero. Ammanco ingente, processo nel capoluogo isontino

E' entrato nel vivo a Gorizia il processo in merito ad alcune irregolarità nella gestione dei pocket money per richiedenti asilo. Un’indagine della Guardia di finanza di Udine che denuncia comportamenti fraudolenti sulla gestione delle gare e sulle forniture di servizi per richiedenti asilo.

Le accuse

Le accuse, mosse all’interno di un procedimento penale avviato dalla Procura del capoluogo isontino e coordinato dal Pm Valentina Bossi nei confronti di una ventina di persone, sono per associazione a delinquere per frode per fornitura ai danni dello Stato e truffa.

L'indagine

Al centro del lavoro delle fiamme gialle ci sarebbe la mancata gestione e fornitura di alcuni servizi ai richiedenti asilo ospiti del Cie e del Cara di Gradisca. All’appello mancherebbero diversi migliaia di euro di tabacchi e schede telefoniche mai consegnate agli immigrati di cui non si conosce la destinazione finale.

Il processo

La prima udienza si è svolta a fine marzo mentre la seconda giovedì e riguarda gli anni di gestione che vanno dal 2008 al 2011. 
Tra gli imputati funzionari della Prefettura, amministratori di enti, fornitori e responsabili di gare per forniture varie che, a vario titolo, dovranno rispondere in aula della mancata consegna e verifica dei servizi.

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