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Cronaca

In Friuli Venezia Giulia ci sono 7 pensionati ogni 10 occupati

Pensionati in calo, ma più lentamente rispetto al passato (persi 60mila pensionati under 70 negli ultimi 10 anni). Trieste terza in Italia per reddito medio pensionistico. L’indagine Ires Fvg sulle pensioni in regione

All’inizio del 2018 si contavano in Friuli Venezia Giulia quasi 356.000 pensionati, circa 700 in meno rispetto ad un anno prima (-0,2%). La diminuzione si è concentrata nella provincia di Trieste (-694 pensionati, pari a -0,9%), mentre in quella di Gorizia è stata più contenuta (-335, -0,8%); Pordenone presenta addirittura una crescita (+316, +0,4%), Udine un dato stabile (1 sola unità di differenza). Lo rileva il ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo in una rielaborazione di dati Inps, ricordando che il numero di pensionati in Fvg è in continua diminuzione dal 2008, essenzialmente da quando il rapido processo di invecchiamento della popolazione è stato bilanciato dagli interventi legislativi che hanno progressivamente innalzato l'età pensionabile. Nel periodo 2012-2016, a seguito della riforma Fornero, tale tendenza decrescente ha subito un'accelerazione. Il numero di pensionati nell'ultimo decennio è complessivamente diminuito di 27.000 unità (nel 2008 sfiorava quota 383.000); in particolare la fascia over 70 è aumentata di oltre 32.000 unità, mentre nello stesso periodo quella con meno di 70 anni ha perso quasi 60.000 unità. Sempre nell’ultimo decennio sono diminuite soprattutto le pensionate donne (-8% contro il -6% degli uomini) e la provincia di Trieste ha subito la contrazione maggiore (-12,9%). Nel contesto, il numero di residenti in regione con 65 anni e più è passato in termini assoluti da 280.000 nel 2008 a 315.000 nel 2018, in percentuale dal 23,1% al 25,9% della popolazione totale.

Le tabelle dell'Indagine Ires

In regione ci sono 70 pensionati ogni 100 occupati

Il numero di pensionati ogni 100 occupati è pari a 70,4 in Fvg, un dato superiore alla media del Nordest (61,5), dove spicca il Trentino Alto Adige con il quoziente più virtuoso, inferiore a 55. Nella nostra regione il valore più elevato si riscontra nella provincia di Gorizia con 77,3 pensionati ogni 100 occupati, il più contenuto in quella di Pordenone (61,2). Considerando solo la componente femminile tale rapporto è molto più elevato e pari in regione a 84,9 (contro il 59,1 degli uomini); in provincia di Gorizia raggiunge quasi la parità, in quanto ci sono 98,2 pensionate ogni 100 donne occupate. A livello nazionale tali valori sono pari rispettivamente a 57,1 per gli uomini e 87 per le donne.

I redditi da pensione

Nel 2018 il reddito medio pensionistico (al lordo dell'imposizione fiscale) in Fvg risulta pari a 19.485 euro all'anno (353 euro in più rispetto al 2017), contro una media nazionale di 17.887, un valore che pone la nostra regione al quarto posto dopo Lazio (20.582), Lombardia (19.751) e Liguria (19.734). Nelle ultime posizioni si trovano le regioni del Sud, in particolare Sicilia, Campania, Molise, Calabria e Basilicata, tutte con importi medi inferiori a 16.000 euro. La provincia di Trieste, con un reddito medio da pensione di 21.815 euro è la prima a livello regionale e la terza in Italia dopo Milano (22.031) e Roma (21.991); a seguire si trova Gorizia (settima a livello nazionale con 20.285 euro). Udine (31esima in Italia) e Pordenone (38esima) presentano i valori meno elevati del Fvg, in entrambi i casi al di sotto di 19.000 euro annui. Si tenga presente che i dati riportati sono calcolati come media di varie tipologie di pensione (di vecchiaia, di invalidità, ai superstiti, indennitarie e assistenziali) e che uno stesso pensionato può contare anche su più pensioni (a livello nazionale un pensionato su tre percepisce più di un trattamento). In Fvg, sempre all’inizio di quest’anno, il numero totale di pensioni era pari a oltre 515.000, per una media di 1,4 trattamenti pro capite. I redditi da pensione delle donne sono nettamente inferiori rispetto a quelli degli uomini, in media di oltre il 30% (oltre 7.000 euro in meno in regione: 16.000 contro 23.400); tale dato rispecchia la minore e più discontinua partecipazione femminile al mercato del lavoro. Le donne sono infatti più frequentemente titolari di pensioni sociali o, in virtù della maggiore longevità, di quelle di reversibilità, caratterizzate da importi decisamente minori. Sul dato incidono inoltre i notevoli differenziali salariali e la maggiore diffusione del part time tra le donne. Infine si può osservare che in Fvg ci sono 104.625 pensionati, pari al 29,4%, che dispongono di un reddito mensile lordo inferiore a 1.000 euro, solo l’8% supera al contrario i 3.000 euro; per quanto concerne la componente femminile tali percentuali sono rispettivamente pari al 39,5% e al 3,7%, a riprova del notevole differenziale di genere esistente.

Le pensioni dei dipendenti pubblici sono pari al doppio di quelle degli ex lavoratori del privato

Uno dei fattori che spiegano il primato della provincia giuliana è l’incidenza più elevata degli ex dipendenti pubblici (19% contro un dato regionale del 14,9%), che in media percepiscono redditi pensionistici molto superiori rispetto al comparto privato, in cui rientrano ad esempio anche i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, agricoltori). Il reddito medio da pensione per gli ex dipendenti pubblici regionali è infatti pari a quasi 1.900 euro contro i circa 930 nel privato. Se si esaminano esclusivamente le pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti il divario è solo un po’ meno pronunciato: quelle del privato pagano in media 1.363 euro al mese, contro gli oltre 2.000 per i trattamenti di anzianità nel pubblico e quasi 2.500 per quelli di vecchiaia. L’altro fattore da considerare è che anche nell’ambito delle pensioni degli ex lavoratori del settore privato si rilevano dei valori medi più elevati in provincia di Trieste (1.039 euro contro una media regionale di 928, che diventano 1.308 per le sole pensioni di vecchiaia). Questo divario a favore dell’area giuliana si può infine spiegare con la maggiore importanza rispetto al resto della regione di alcuni settori del terziario, in particolare quello finanziario e assicurativo, in cui le retribuzioni sono più elevate anche nel corso della vita lavorativa.

La fonte dei dati

La fonte dei dati illustrati è il Casellario centrale dei pensionati dell’Inps, l’archivio amministrativo nel quale sono raccolti i dati sulle prestazioni pensionistiche erogate da tutti gli enti previdenziali italiani, sia pubblici sia privati. I dati sono aggiornati al 1° gennaio di ogni anno considerato.

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