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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Gorghi

Quale futuro per l’Odeon? Viaggio all'interno del cinema del '900

Altorilievi in gesso, affreschi, spazi immensi. Con la chiusura della mostra fotografica, "Tokyo Beyond", l'edificio in stile Liberty, chiuso dal 2003, torna al suo oblio

Sono già passati 12 anni dalla chiusura del grande Cinema Odeon di via Gorghi. Un luogo caro agli udinesi e che per decenni  ha richiamato spettatori e cinefili da tutta la provincia. Una struttura immensa, un vero e proprio teatro in stile Liberty immerso nel centro storico di Udine. Chi è entrato in questi giorni per visitare la mostra fotografica “Tokyo Beyond”, organizzata in occasione dell’ultima edizione di  Vicino/Lontano, ha potuto notare come, grossomodo, il complesso sia rimasto immutato dal suo giorno di chiusura. Un tuffo al cuore per i più nostalgici, una vera sorpresa, invece, per chi non vi era mai entrato prima.

Il Cinema Odeon, progettato dell’ingegnere Ettore Gilberti e realizzato da Ferdinando Vicentini, fu inaugurato quasi 80 anni fa, nel lontano 1936, con la proiezione di un film cult dell’epoca, “Desire”, di Ernst Lubitsch, con Marlene Dietrich e Gary Cooper. L’immobile risulta di notevole pregio e ha una metratura davvero impressionante. Infatti, oltre ai classici spazi della sala cinematografica visibili al pubblico (l’ingresso, la biglietteria, la platea e le due gallerie), dispone di  diversi altri locali: una sala montaggio, una grande cabina di proiezione, due camerini, uno scantinato, alcune stanze che venivano utilizzate da magazzino, altre da archivio e un vero e proprio appartamento che, presumibilmente, era destinato al custode o al gestore dell’esercizio. Fra queste sale se ne trova una che probabilmente era destinata ad uso dei militari americani presenti in città durante la fine della seconda guerra mondiale. Alle pareti di questa si trovano infatti diversi affreschi, dipinti, raccontano i beninformati, proprio da uno yankee con la passione per la pittura e l’arte. Inoltre, ad impreziosire l’intero immobile, in particolar modo il foyer, le scale e le porte d’ingresso alla sala, si trovano undici altorilievi in gesso, realizzati da Ugo Rossi, veri e propri capolavori di decorazione che rappresentano figure di satiri e baccanti (Guarda la gallery in basso).

Quale futuro per l’Odeon? Viaggio all'interno dell'ex Cinema Teatro di via Gorghi

Da molti anni si parla di un riutilizzo di questa struttura. Molti imprenditori in passato avevano dimostrato un certo interesse al suo acquisto, fra questi anche il Css e il Comune di Udine. Ma ad ostacolare qualsiasi tipo di trattativa c’è però un vincolo posto nel 2003 dalla Soprintendenza ai beni architettonici che obbliga l’immobile ad avere la stessa destinazione d’uso che aveva in precedenza, ovvero cinema o teatro. E a questo vincolo se ne aggiunge anche uno urbanistico, posto dallo stesso Comune, attraverso la catalogazione dell’Odeon fra i beni dell’architettura del Novecento. Insomma, delle costrizioni che lo rendono sempre meno appetibile, soprattutto considerando l’elevato costo che avrebbe già di per sé la ristrutturazione dei muri e il restauro delle opere presenti nel foyer. Quale futuro aspetta dunque l'Odeon? Diventerà una casa del Cinema? Dell'Arte? Della Musica? Dei Giovani?  La speranza, come già spiegato dal presidente dell’associazione Vicino/Lontano, Alessandro Verona, è che venga rimosso il vincolo d’uso e che possa tornare a diventare un cuore pulsante della città, come all'inizio della sua storia.

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