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Cronaca Via Pozzuolo, 330

La richiesta: Parco di Sant'Osvaldo patrimonio botanico, architettonico e di memoria

Domani si svolgerà un incontro all'interno del meraviglioso parco con il vicegovernatore Riccardo Riccardi

Un luogo storico e non da tutti conosciuto un città, il cui futuro è ancora incerto: stiamo parlando del Parco di Sant'Osvaldo, inserito all'interno dell'Azienda Sanitaria. Il 15 luglio alle 17 nel Giardino dei Tigli del Parco di Sant’Osvaldo a Udine “Noi siamo qui”, tavola rotonda per presentare il “Manifesto del Parco di Sant’Osvaldo”: sarà presente il vicepresidentedella Regione Riccardo Riccardi che dialogherà con la direttrice sanitaria ASUFC Laura Regattin, la soprintendente Mibac Simonetta Bonomi, l'assessore alla cultura del Comune di Udine Fabrizio Cigolot, il direttore del Dipartimento di salute mentale di Udine dott. Marco Bertoli e la presidente del Consorzio Cosm, Michela Vogrig. Modererà l’incontro il giornalista Federico Rossi.

L'incontro

Il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi parteciperà mercoledì 15 luglio alle 17 a Udine alla tavola rotonda “Noi siamo qui” che presenterà il “Manifesto del Parco di Sant’Osvaldo”. L’iniziativa si terrà nel Giardino dei Tigli in via Pozzuolo 330 (all’interno del Parco) ed è promossa e organizzata da ASUFC, Parco di Sant’Osvaldo, Consorzio COSM, Cooperative sociali Duemilauno Agenzia sociale, Itaca, Irene 3000, Partecipazione, associazioni Arum, È Vento Nuovo, Arci Bar Sport e gruppo artistico CipArt. Riccardo Riccardi, che è anche assessore regionale alla salute, politiche sociali e disabilità, cooperazione sociale e terzo settore, delegato alla protezione civile, dialogherà con la proprietà del Parco di Sant’Osvaldo, rappresentata dalla direttrice sanitaria ASUFC Laura Regattin, la soprintendente Mibac Simonetta Bonomi, l'assessore alla cultura del Comune di Udine Fabrizio Cigolot, il direttore del Dipartimento di salute mentale di Udine dott. Marco Bertoli, la presidente del Consorzio Cosm, Michela Vogrig. Modererà l’incontro il giornalista Federico Rossi (presidente dell’associazione Colonos).

Sono previsti anche gli interventi di Andrea Maroè di Giant Trees Foundation, che si soffermerà sulla preziosità del Parco di Sant’Osvaldo a livello botanico e paesaggistico, evidenziando la necessità della sua salvaguardia globale anche dal punto di vista storico e di archeologia industriale. Vania Gransinigh, responsabile dei Civici Musei “Casa Cavazzini” di Udine, offrirà una visione di recupero e riqualificazione dei luoghi del Parco per l'arte contemporanea; Renato Bosa, associazione Italia Nostra, porrà l’accento sull’importanza della tutela dei luoghi di memoria che ospitarono l’ormai ex Ospedale psichiatrico provinciale di Udine; l'archeologa Susi Corazza dell’Università di Udine, che ha portato alla luce l'antico tumulo di Sant’Osvaldo, sito in una località che conserva il significativo nome di Pras de Tombe (Prati della Tomba), risalente al 2000 a.C., con gli architetti Gianluca Rosso e Sophia Los; la scrittrice Elena Commessatti nel cui libro "Genius Loci" ha iniziato il percorso sociale della città di Udine partendo proprio dall'ex manicomio. Porteranno il loro prezioso contributo Nicoletta Oscuro, Assemblea lavoratrici e lavoratori dello spettacolo del Fvg, Enzo Valentinuz, presidente Opificio330 Ets, l’insegnante Carla Di Bert, Lucia Piani per l’Università di Udine, Daniela Careddu del Coordinamento regionale delle associazioni per la salute mentale.

La richiesta di valorizzazione

Nel corso della tavola rotonda, quasi 200 le adesioni giunte in pochi giorni che si sommano alle 1400 raccolte l’anno scorso per la tutela e valorizzazione del Parco,, sarà presentato il “Manifesto del Parco di Sant’Osvaldo” per chiedere l’apertura di un tavolo di co-progettazione, composto da tutti i soggetti che negli anni hanno sostenuto e partecipato ad attività e iniziative, e che vogliono e possono portare un contributo per la riqualificazione del Parco come patrimonio botanico, architettonico, culturale e di memoria.

Tra le tante proposte, anche la costituzione di un fondo a partire dalle donazioni delle opere d'arte create al Parco durante la residenza della 6^ edizione di L'Arte non Mente.

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