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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Sempre più cinema del futuro: il Visionario diventa ancora più sostenibile e all'avanguardia

Sala Astra avrà un proiettore 4K al laser, ci sarà il passaggio da una regolazione manuale a una elettronica dell’impianto di riscaldamento e raffreddamento, sostituite due esistenti centrali di trattamento aria con recuperatore ad alta efficienza, installato un sistema di videosorveglianza: grazie ai fondi del Pnrr, il cinema udinese punta al contenimento dei costi energetici e ambientali

Da casa littoria negli anni Trenta a progetto cinematografico: non si può dire che l'edificio ora casa del Visionario non abbia attraversato e vissuto la storia di Udine. Per questo assume un significato rilevante il suo mantenimento costante, il suo rinnovamento spesso anticipatorio rispetto a quanto accade in altre città italiane: non a caso il nome che ha oggi -  quell'aggettivo che, in relazione al cinema udinese, si fa sostantivo -  è estremamente azzeccato. Il Visionario si prepara dunque a fare un altro passo avanti rispetto a quel futuro che, per molti versi, per il cinema udinese è già presente: grazie ai fondi del Pnrr, infatti, sono appena stati realizzati alcuni lavori sul fronte della sostenibilità.

I lavori

Dopo i lavori svolti durante il difficile periodo del Covid, che ha portato a un primo rinnovamento e al conseguente ampliamento della sede del cinema di via Asquini, ora si è proseguito con l’efficientamento dei sistemi di climatizzazione, l’installazione di pannelli fotovoltaici a parziale abbattimento dei consumi energetici, la sostituzione delle locandine cartacee con schermi led in grado di far risparmiare consumo di carta e la sostituzione del proiettore della sala Astra, che è ora un proiettore 4K al laser. Con quest'ultimo innovativo intervento, oltre a un risparmio di energia elettrica e a un contenimento della produzione di rifiuti speciali (una “lampada” laser si sostituisce mediamente ogni 10 anni, le lampade alla xenon hanno invece una durata di più o meno 6 mesi), ne deriverà un miglioramento importante della qualità della proiezione: sarà infatti la terza sala del Visionario dotata di definizione 4K. 

Oltre a questi interventi, il passaggio da una regolazione manuale a una elettronica dell’impianto di riscaldamento e raffreddamento porterà poi un sensibile miglioramento in termini di risparmio di energia elettrica e di metano, riducendo la spesa per l’energia di circa il 10% e riducendo le emissioni di CO2 del 7,74%. Sono state, inoltre, sostituite due esistenti centrali di trattamento aria con recuperatore ad alta efficienza tra aria espulsa e di rinnovo (18% di risparmio di energia elettrica e metano, emissioni di CO2 abbattute del 17%). Con un finanziamento regionale e a cura diretta del Centro per le Arti Visive è stata infine sostituita la pavimentazione in resina della sala Minerva e della Saletta con una pavimentazione in moquette, con un notevole miglioramento dell’acustica. È stato, inoltre, installato un sistema di videosorveglianza: non sono mancati atti di vandalismo anche nei confronti di questo luogo di cultura. 

La casa di tutte le persone

Prima di essere un cinema che vuole essere sempre al passo con i ritmi e la contemporaneità, il Visionario punta a essere una casa per tutti. Questo è il messaggio che dal Cec, Centro espressioni cinematografiche, si è sempre voluto trasmettere alla cittadinanza udinese. E non solo da un punto di vista della programmazione, ma anche sotto il profilo strutturale e logistico. "La cura del Cec e del Comune di Udine è sempre stata meticolosa e costante: dalla riqualificazione pre-Covid, che ha portato a cinque il numero delle sale, ai tempestivi adeguamenti messi in atto durante l’emergenza sanitaria, dalla grande attenzione al tema dell’accessibilità al generale e progressivo potenziamento della dotazione tecnologica con il Dolby Atmos e i proiettori 4K", dichiara Sabrina Baracetti, responsabile del Cec. "C’è tanto passato dentro il Visionario, ed è un passato su cui il Cec cerca costantemente di costruire un presente e un futuro. Un presente che tenga conto delle sfide della contemporaneità e un futuro che anticipi, il più possibile, le sfide di domani. Ecco perché il Visionario, per noi, non è semplicemente un cinema: è come un bambino che ha sempre bisogno di cure e di attenzioni!", continua Baracetti presentando i lavori effettuati, che serviranno a rendere ancora più fruibile la casa del cinema udinese. 

"Tutti questi interventi – commenta  l'altro responsabile del Cec, delegato ai lavori, Thomas Bertacche – contribuiranno ad apportare delle migliorie in fatto di efficientamento e di risparmio energetico dell’intera struttura, ma è sotto gli occhi di tutti che i primi interventi da prendere in considerazione saranno la ritinteggiatura dell’edificio e il ripensamento del giardino perché, se il Visionario vuole continuare a essere uno spazio innovativo, lo si deve capire anche da fuori".

Investimento pubblico 

"Questo è un ottimo esempio di risorse bene spese perché portano a un successo pubblico che fa bene a tutta la città", ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Udine, Ivano Marchiol. "La vedo come una lezione da trarre perché fa emergere come il Visionario rappresenti il perno all'interno di un contesto urbano che porta vantaggi economici e culturali e ha, di conseguenza, un riflesso positivo per tutta la città". A fare da eco alle parole dell'assessore ai Lavori pubblici sono state, in piena sinergia, quelle di Federico Pirone, assessore alla Cultura. "Una città e un territorio come il nostro hanno bisogno di avere dei luoghi di cultura moderni. Per una città come Udine, capoluogo del Friuli e dall'aspirazione europea, questa è una questione centrale. Voglio in particolare sottolineare come questo tipo di interventi, oltre a realizzare l’obiettivo della sostenibilità ambientale ed economica, permettono di liberare risorse che possono essere intelligentemente utilizzate per arricchire la programmazione culturale".

Visionario di nome e di fatto

Nel 2020, dopo 14 mesi di lavori, il Visionario è stato restaurato e ripensato: due sale in più, proiettori 4K e un sistema audio, il Dolby Atmos, attivo solo in 50 cinema in tuta Italia. Nel Triveneto ce n’è solo un altro, al Candiani di Mestre. Settembre 2023 è stato il mese con più pubblico nella storia del cinema udinese, dopo un'estate con numeri che risalgono al periodo pre Covid, raddoppiandoli. 

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