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Fogolâr civic e istituto del Nastro azzurro ricordano i 300 di Coccau

Fogolâr Civic e Istituto del Nastro Azzurro collaboreranno per promuovere il ricordo dei 300 di Coccau, i coraggiosi popolani che nel 1478 tentarono di fermare l'avanzata turca nelle Alpi Orientali

"Il 26 giugno 1478, sui prati di Coccau presso Tarvisio, seicento contadini e minatori, abbandonati dalle autorità e dai loro stessi compatrioti, attesero a piè fermo un'armata turca forte di ventimila cavalieri che si apprestava ad attaccare la Carinzia. Furono travolti, come i Trecento delle Termopili, ed entrarono nel mito, ma sono scomparsi dalla nostra memoria di comunità crocevia d'Europa": così esordiva l'anno scorso una lettera, a firma del presidente del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic" nonché del Circolo Universitario Friulano "Academie dal Friûl", prof. Alberto Travain, indirizzata ai sindaci di Tarvisio e Pradamano ossia rispettivamente della località in cui avvenne il fatto storico e della cittadinanza friulana gemellata con la terra d'origine di quei resistenti. I due sodalizi si appellavano, dunque, in particolare alle due Amministrazioni "affinché la memoria e il valore attuale di quel sacrificio nel tentativo di salvare una patria abbandonata a se stessa siano debitamente recuperati e riproposti alla collettività".

Infatti, la chiesa di San Nicolò di Coccau conserva le spoglie di trecento caduti sul campo di quella tragedia che vide non solo i Turchi dilagare tra le valli carinziane (i Carnici invece opposero accanita e vittoriosa resistenza al Cason di Lanza), ma anche naufragare quella sorta di repubblica contadina guidata da Peter Wunderlich che poté ispirare pur lontanamente i moti friulani del Primo Cinquecento approdati all'inedita istituzione del contro-parlamento della Contadinanza.

Dopo aver visitato un mese fa la chiesa, accompagnato dalla dott.ssa Francesca Comello, brillante studiosa locale che ne ha interpretato gli enigmatici affreschi, il prof. Alberto Travain ha interessato ora anche il presidente provinciale udinese del prestigioso Istituto nazionale del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, geom. Sergio Bertini, allo scopo di sviluppare larghe e proficue sinergie nel mondo dell'associazionismo culturale, civile e militare, tese alla valorizzazione del sito "dove - ha rimarcato il leader del Fogolâr Civic - come alle Termopili in Grecia e come a Roncisvalle sui Pirenei, si sono costruite a prezzo della vita la storia dell'Europa e l'identità europea". Dal canto suo il presidente Bertini ha espresso piena comunione d'intenti, nella prospettiva anche di un sempre maggiore riconoscimento del valore civile profuso nei secoli dalla gente comune che si sacrificò per il bene del prossimo e della collettività. Fogolâr Civic, quindi, e Istituto del Nastro Azzurro, pronti a collaborare per promuovere il ricordo dei 300 di Coccau.

 

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