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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Fabio Cherstich, dal Palio Studentesco ai palchi d'Europa: «Il Teatro in Friuli è ancora vivo»

Udinese, classe 1984, scenografo e regista: ecco il talento di un artista a 360 gradi che è anche collezionista d'arte. Il consiglio ai giovani: «Mai farsi scoraggiare».

Una passione, quella per il teatro e una carriera nata in città attraverso il Palio Studentesco. Poi il diploma in regia teatrale alla “Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi” di Milano e l’approdo, tappa dopo tappa, nei più importanti palchi della Penisola e d’Europa. La storia è quella di Fabio Cherstich, classe 1984, scenografo e regista (attualmente artista residente al teatro Franco Parenti di Milano). 

«Da quando ho 14 anni passo più tempo possibile in teatro – racconta Cherstich - : ho cominciato come assistente, poi sono passato alla regia, alla scenografia senza dimenticarmi di essere in primis uno spettatore professionista. Una delle soddisfazioni più grandi è stata l'insegnare al corso di regia e drammaturgia nella scuola che ho frequentato, la Paolo Grassi di Milano».

Il suo percorso artistico e professionale lo ha portato al Mariinsky di San Pietroburgo, all'Opera di Roma, al Teatro Massimo di Palermo, ma anche all'opera di Tenerife, allo Stuk art center di Leuven in Belgio, all'opera di Toulon, di Reims, di Marsiglia, di Avignone. Tanti luoghi di spettacolo a cui sarebbe bello aggiungerne almeno uno, in Friuli, che non si vede da qualche tempo:

«Un mio spettacolo manca delle scene friulane da quasi 5 anni, spero di poter tornare a casa presto, sono fiducioso. E qualcosa si sta muovendo. Il teatro in Friuli è ancora vivo grazie all'impegno di persone come Angela Felice, anima storica del teatro club e di quella fucina di talenti che da decenni è il Palio Studentesco. È soprattutto grazie a lei se oggi ho fatto questo percorso. A Udine c'è inoltre ancora spazio per la sperimentazione Grazie al lavoro del CSS mentre una stagione più istituzionali è quella del Teatro Nuovo. C'è molta offerta! Abbiamo anche l'Accademia Nico Pepe, gestita da un'entusiasta- Claudio De Maglio: insomma, non possiamo lamentarci».

Fabio Cherstich - Immagini di scena

Cherstich, però, è anche un collezionista d’arte: e non uno qualunque. Possiede, infatti, diverse opere di Patrick Angus, artista statunitense scomparso nel 1992 e “riscoperto” proprio da Cherstich che è il primo collezionista al mondo ad avere ritrovato i dipinti di Angus a casa della madre del pittore, innescando quasi una proiezione che lega teatro e pittura.

«Ho cominciato a collezionare arte quasi per gioco, semplicemente sostenendo le produzioni di amici artisti in cui credo, chiedendo in cambio opere – racconta –. Il passaggio importante al collezionismo impegnato è stato riscoprire il lavoro di Patrick Angus, andare in America dalla madre, portare i lavori in Europa, organizzare mostre per far riscoprire la sua opera e curare una pubblicazione a lui dedicata. La prossima esposizione è in programma a gennaio 2017 a Londra. I lavori della mia collezione di Angus saranno esposti insieme a disegni e tele di David Hockney e di Lukas Duwenhögger. Il nome della galleria è ancora top secret, ma sarà una “bomba”, spero. La mostra sarà intitolata staging reality: più teatrale di così!».

Genialità e fantasia rendono Fabio Cherstich un talento capace di catturare e trasferire sulla scena diversi momenti artistici, per poi riproporli in forma tanto profonda quanto vivace al pubblico. A cosa sta lavorando adesso? 

«Figaro. Un barbiere di Siviglia in forma ridotta, allestito sopra un camion che girerà le periferie di Roma e Palermo. I video e le scene saranno a cura di Gianluigi Toccafondo. Orchestra e cantanti multietnici e giovanissimi. Un'opera "rock 'n'roll" fatta per il pubblico. La scommessa e' stata proporre un progetto così off a due teatri in come Opera di Roma e Tearo Massimo di Palermo. Fortunatamente si sono buttati con me in questo strano viaggio. In tutto ciò non ho ancora fatto la patente».

Un consiglio, infine, ai giovani che si avvicinano al mondo del teatro, magari proprio a partire dal Palio Studentesco? 

«Farlo, crederci, non farsi scoraggiare e non pensare che il teatro debba per forza essere la professione della vita. Il teatro può essere bellissimo anche praticato come hobby. Un'esperienza che consiglio a chiunque di provare».
 

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