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Cronaca Centro / Via Nicolò Lionello

Chiesta la modifica della legge sulle quote di genere per evitare l'assessore donna

È stata presentata in consiglio regionale una modifica, già rinominata "emendamento Fontanini", per aggirare la normativa che obbligherebbe la giunta udinese a scegliere come undicesimo assessore una donna

Quando il sindaco Fontanini ha annunciato di voler allargare la giunta portando il numero degli assessori da 10 a 11, la civica di Progetto Innovare ha fatto notare che per legge questo undicesimo componente avrebbe dovuto essere una donna, per la rappresentanza di genere. Eppure pare che il sindaco abbia trovato modo di aggirare il problema (che si era già presentato in sede di nomine post elezioni con non poche difficoltà da parte di Fontanini a ricreare la parità in giunta), rivolgendosi direttamente ai vertici regionali. 

L'emendamento

Proprio oggi, infatti, è stato presentato un emendamento alla legge omnibus in discussione in consiglio regionale ai fini di escludere assessori aggiuntivi dal computo delle quote di genere, per la modifica all'articolo 12 della legge regionale 22/2010. Un provvedimento che in consiglio regionale pare essere già stato rinominato "emendamento Fontanini".

Questo il testo: "L'assessore nominato ai sensi del comma 39 bis non è incluso nel computo della rappresentanza di genere prevista dalla normativa vigente. È consentito inoltre derogare alle quote di rappresentanza di genere nella giunta comunale in assenza di analoga adeguata rappresentanza nel consiglio comunale e qualora lo statuto non preveda la nomina ad assessore di cittadini non facenti parte del consiglio comunale".

Il commento di Progetto Innovare

A parlare a nome della lista civica è il rappresentante Massimo Cecconi. «Evidentemente la Lega non sopporta proprio la normativa sulle quote di genere, tanto da inserire una norma ad hoc che gli consenta di aggirarle per la nomina dell'11° Assessore "straordinario" nei comuni come Udine. Peccato che la normativa sulla rappresentanza di genere nelle Giunte comunali sia nazionale, ed è tutto da dimostrare che l'autonomia della nostra regione consenta di derogare a un tale principio, anche costituzionale. Certamente se Fontanini pensa di sfruttarla per nominare l'11° Assessore maschio della sua Giunta, valuteremo di opporci in tutte le sedi opportune. Ma speriamo che prima, anche dalla sua maggioranza, si levi più di qualche voce in difesa di un principio che non è solo un impiccio da aggirare!»

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