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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Assenza di alternative ai voucher, aleggia lo spettro del lavoro irregolare

Il Governo Gentiloni, intimorito dal Referendum promosso dalla Cigl, ha abolito, dopo 14 anni di onorata carriera, i voucher introdotti dalla legge Biaggi nel 2003.

Ma quali altri strumenti esistono per regolamentare quelle mansioni occasionali di tipo accessorio in sostituzione dei pratici (e flessibili) buoni lavoro? Visto il periodo di ferie, come si fa a pagare la sostituta di una badante o di una commessa senza doverla poi per forza assumere con contratti a chiamata, part-time o interinali?  Questa domanda ce l'hanno posta diversi nostri lettori che, spaventati di dover ricorrere al lavoro sommerso, ci hanno invitato a verificare le possibilità legali a loro disposizione.

Abbiamo posto queste domande al commercialista Ernesto Bozzo dello Studio Capomacchia di Udine e ad un consulente del lavoro. Entrambi ci hanno dato la medesima risposta: "Purtroppo al momento non esiste nessuno strumento a disposizione che vada a tutelare e a coprire il lavoro occasionale, né fra i privati né per le imprese". La scelta a disposizione, dunque, è solo fra 2 possibilità: o il contratto (con busta paga) o il lavoro nero.

Va ricordato che attualmente a Roma è al vaglio una manovra correttiva per coprire alcuni piccoli lavori domestici fra privati a carattere straordinario (come i lavori di pulizia, di giardinaggio, di sostegno e di assistenza domiciliare), ma per l'estate in arrivo l'eliminazione del voucher sta creando non pochi grattacapi. 

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