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Cronaca

Giuseppe Battiston premiato con il "Rusticitas" 2017

Il vincitore di tre Davide Donatello ricorda l'amico Pierluigi Cappello

Emozionante, partecipata, generosa di passione per l’arte e il cinema l’8^ edizione del Premio Gilberto Pressacco Maqôr Rusticitas, come sempre promosso dall'associazione culturale don Gilberto Pressacco, in scena al Visionario nella serata di ieri, venerdì 3 novembre: un evento che ha visto quest’anno protagonista l’attore udinese Giuseppe Battiston, classe 1968, tre volte Davide Donatello e due volte Nastro d’argento per i suoi successi cinematografici, Premio Ubu 2009 come miglior attore per Orson Welles' roast.

Rustica raffinatezza

E’ andata a lui l’edizione 2017 di Rusticitas, «per la capacità di incarnare i valori di sobrietà, onestà e attenzione al proprio tempo anche attraverso le sue scelte di lavoro sulle scene e sul grande schermo», come ha sottolineato al momento della consegna il promotore del Premio, Flavio Pressacco, presidente dell’Associazione che lo ha istituito nel nome e nel ricordo dello studioso Gilberto Pressacco scomparso nel 1997. Straordinaria sintesi di “rustica raffinatezza”, Giuseppe Battiston ha salutato con affettuosa semplicità il pubblico del Visionario, riservando agli spettatori una chicca preziosa: l’omaggio al poeta Pierluigi Cappello del quale ha proposto alcuni versi in un momento particolarmente toccante della serata, accolto da lunghi applausi. Momento clou del premio, sostenuto dalle Banche del Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia, è stata come di consueto la laudatio del vincitore, quest’anno a cura del regista Matteo Oleotto che aveva diretto il film “Zoran, il mio nipote scemo”, affidato nel 2013 all’interpretazione di Giuseppe Battiston.

Il premio

A Battiston è andata in premio un’opera realizzata dall’artista Giorgio Celiberti, e subito dopo gli spettatori hanno potuto assistere alla proiezione del film “Finchè c’è prosecco c’è speranza”, alla presenza del regista del film, Antonio Padovan. Nel 2010 il Premio Rusticitas era stato attribuito al docente e critico letterario Gianfranco D'Aronco, nel 2011 al fisico e friulanista Sergio Cecotti, nel 2012 all'allenatore Edy Reja, nel 2013 alla poetessa Ida Vallerugo, nel 2014 al pianista e compositore Glauco Venier, nel 2015 agli studiosi e operatori culturali Federico Rossi e Angela Felice e nel 2016 allo storico Remo Cacitti e, alla memoria, alla didatta Mistica Spizzamiglio. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, con il Comune di Udine, la Provincia di Udine e il Comune di Sedegliano e con la Fondazione Friuli, con il patrocinio inoltre dell’Università di Udine.

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