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Cronaca

Si toglie la vita sul posto di lavoro al centro stampa, sciopero dei giornali

Si tratta di un 49enne della zona di Gorizia. Il Messaggero Veneto e Il Piccolo non saranno in edicola domani

Un uomo, di 49 anni, residente nella zona dell’Isontino, si è impiccato la notte scorsa nel centro stampa della zona industriale di Gorizia - dove vengono confezionati alcuni quotidiani distribuiti in Friuli Venezia Giulia - dove lavorava. 

I carabinieri hanno escluso responsabilità di terzi nell’episodio. L'uomo era sposato e padre di un figlio. Secondo quanto diffuso avrebbe lasciato un biglietto per chiedere scusa ai congiunti per il gesto compiuto. L'impianto dove lavorava sarà trasferito a Padova nel prossimo mese luglio. 

Le segreterie Fvg di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, hanno proclamato "lo sciopero del Centro stampa di Gorizia dalle ore 12 di oggi 16 giugno 2018 alle ore 12 di domani”. Nel comunicato si legge “chiediamo a tutti la massima collaborazione affinché i quotidiani Messaggero Veneto ed Il Piccolo domani non siano in edicola. Il lavoro è vita". 

È arrivata l’adesione da parte dei Comitati di redazione delle due testate. Annullato l'incontro sindacale inerente la ristrutturazione del Gruppo Gedi, previsto per il 18 giugno prossimo ed è stata avviata una raccolta fondi a favore della famiglia.

Rosolen: "Cordoglio famiglia vittima e dipendenti Centro stampa"

"Siamo vicini alla famiglia e solidali ai colleghi della persona defunta. Saremo al fianco loro e di tutti  i lavoratori nei momenti difficili delle vertenze lavorative".   Così l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen si è espressa a seguito del grave episodio accaduto a Gorizia. "La nostra solidarietà - aggiunge Rosolen - è rivolta anche allo sciopero delle testate giornalistiche, le quali si sono fermate davanti ad un gesto che ci costringe tutti a riflettere ancora sulle certezze e solidità che solo il lavoro dà all'uomo".

Bolzonello:"La giunta apra un tavolo con società"

«Il pensiero va anche a tutti i lavoratori del centro di Savogna che si trovano di fronte a una situazione di grande difficoltà lavorativa». A dirlo è il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello, che si unisce al cordoglio. «La Regione, sin dal 2010 ha seguito la vicenda, prima sostenendo l'apertura dello stabilimento alle porte di Gorizia, in modo da scongiurare soluzioni più complicate per i lavoratori. Poi lo scorso anno, fu l'allora presidente Serracchiani a incontrare le rappresentanze sindacali proprio per la possibilità paventata della chiusura del centro in Fvg. Auspico che il presidente Fedriga, congiuntamente al suo assessore al Lavoro, Rosolen, incontri la società e faccia quanto possibile per scongiurare una chiusura che risulterebbe pesantissima per le famiglie dei lavoratori». Inoltre, Bolzonello, esprime «solidarietà alle testate giornalistiche che, giustamente, si sono fermate, con uno sciopero, dinanzi alla tragicità di quanto accaduto. Il gesto di oggi ci fa pensare una volta in più alla difficile situazione in cui versa il settore dell'informazione e alle situazioni lavorative di molti professionisti che garantiscono quotidianamente il diritto all'informazione».

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