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Cronaca Lignano Sabbiadoro

Furti nel territorio della provincia, fermata una banda piemontese

Cinque persone sono state denunciate mentre si trovavano a Lignano Sabbiadoro. Sono state trovate in possesso di 7.500 euro in contanti e un kit completo per lo scasso, comprensivo di una sega elettrica "Flex"

 

Cinque nomadi di etnia “sinti” provenienti dal campo nomadi di Carmagnola (TO) sono stati denunciati nel corso di un’attività investigativa mirata al fenomeno delle truffe e dei furti in abitazione.

Dopo alcuni episodi criminali a danno di anziani accaduti alla fine di giugno nel centro di Gorizia, sono iniziate le indagini per risalire ai possibili autori e così la Squadra Mobile udinese si è orientata su un gruppo di nomadi già presenti a Lignano Pineta all’epoca dei fatti.

Un attento monitoraggio dei loro spostamenti ha consentito di intercettarli nei giorni scorsi quando stavano rientrando in un appartamento come ordinari vacanzieri, dopo un “tour” compiuto nella provincia udinese.

Oltre a 7.500,00 euro in contanti e alcuni monili, sulle loro vetture sono stati rinvenuti dei veri e propri “kit professionali” per la commissione dei furti in appartamento: una “flex” completa di quasi venti dischi per tagliare casseforti, lettere e numeri adesivi da applicare sulle targhe delle macchine per contraffarle, strumenti da scasso, scanner sintonizzati sui canali radio dei Carabinieri e ricetrasmittenti per comunicare.

Dopo la perquisizione dell’appartamento, su mandato della Procura della Repubblica di Gorizia, le indagini proseguono nei confronti del gruppo, che si è immediatamente allontanato per far rientro in Piemonte.

Si sospetta che durante la loro breve permanenza friulana, due giorni soltanto, possano aver compiuto una serie di furti nella zona della bassa.

 

 

 

 

 

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