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Cronaca

Odontoiatria sociale: eliminato limite 65 anni per protesi

Si amplia la platea di chi ha diritto alle prestazioni

Dopo un anno di sperimentazione, sulla base dell'esperienza fatta e delle esigenze emerse, cambia in parte in termini migliorativi il modello organizzativo del programma regionale di odontoiatria
sociale; e soprattutto si amplia la platea di chi ha diritto alle prestazioni. Le novità sono contenute in una delibera approvata ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, che disciplina l'organizzazione con la quale la Regione intende assicurare la prevenzione ed il trattamento delle patologie odontoiatriche, individuando le prestazioni che devono essere erogate in tutte le Aziende sanitarie, definendo le regole di accesso e le iniziative di tutela della salute odontoiatrica nell'età evolutiva e nell'età adulta e, infine, definendo le prestazioni extra Lea (livelli essenziali di assistenza).

Le innovazioni al servizio varato dalla Giunta

Viene innanzitutto eliminato il requisito del 65. anno di età per avere diritto alle protesi dentarie. Vengono aumentati i casi di vulnerabilità sanitaria che danno diritto alle prestazioni odontoiatriche: riguardano, in particolare, i pazienti in terapia anticoagulante orale e quelli con gravi disabilità, anche accolti in strutture residenziali della Regione. Contestualmente si prevede che le prestazioni possano comunque essere fornite dalla rete odontoiatrica pubblica a tutti i cittadini residenti in Friuli Venezia Giulia, ovvero anche quelli che non si trovano in condizioni di vulnerabilità sociale o
sanitaria. In questo caso occorrerà pagare la prestazione, secondo quanto indicato dal tariffario vigente. Sono inoltre puntualmente definiti i criteri di priorità per l'accesso alle prestazioni urgenti, con priorità breve e differita.

Anche il Veneto adotta modello odontoiatria sociale Fvg

Come spiega Telesca, "la possibilità di procedere alla revisione delle regole che ci eravamo dati inizialmente era stata prospettata dalla delibera con la quale è stata creata la rete regionale odontoiatrica. Considerata la complessità del programma, abbiamo sempre pensato ad un approccio graduale e sperimentale, per poi introdurre strada facendo tutti i ritocchi più opportuni in maniera da rendere il programma ancora più efficace ed incisivo nell'interesse della salute dei nostri concittadini".

"Quando un esempio virtuoso fa scuola, si ha la soddisfazione di aver aperto la strada giusta: l'avvio dal 2018 anche in Veneto di prestazioni di odontoiatria sociale, sulla scia del progetto già pienamente attivo in Friuli Venezia Giulia e in fase di sviluppo, conferma che la salute dentale è una priorità sociale per le amministrazioni regionali". È quanto ha affermato oggi l'assessore a Salute e Integrazione sociosanitaria del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca. "È molto importante - ha rilevato Telesca - che il meccanismo delle best practice in sanità permetta di irradiare a livello
nazionale e anche internazionale modelli che hanno dimostrato di funzionare e che possono via via essere perfezionati attingendo all'esperienza sul campo anche in diversi contesti".

"Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia - ha aggiunto l'assessore - l'odontoiatria sociale è stata una scommessa vincente a lungo pensata e profondamente voluta che dimostra come la buona amministrazione delle risorse permetta di accrescere i servizi e di indirizzarli laddove c'è davvero bisogno". Per l'odontoiatria sociale, Telesca ha parlato di una "fase di importante consolidamento", con l'apertura a settembre della quarta poltrona odontoiatrica a Gorizia e di una serie di obiettivi di spicco.

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